erbacee perenni Artemisia
Artemisia

Artemisia: genere di 400 specie di piante erbacee e suffruticose, perenni e di arbusti. Queste piante, rustiche e semirustiche, sempreverdi e semisempreverdi, sono adatte per formare siepi, per bordure arbustive e miste, per il giardino roccioso e alpino. I capolini floreali, piccoli, a forma di bottoni, gialli e biancastri, sono generalmente insignificanti. Tranne poche specie erbacee, le Artemisia sono coltivate per il loro fogliame grigio-argento, piumoso, aromatico, molto ornamentale.
Le specie erbacee perenni si piantano in autunno o all'inizio della primavera, in terreno leggero, ben drenato, in pieno sole. La Artemisia lactiflora richiede terreni ricchi di sostanza organica, freschi, e può essere piantata anche in posizione parzialmente ombreggiata. In ottobre si tagliano le piante quasi a livello del suolo.
Le specie arbustive o soffruticose si coltivano in qualsiasi terreno da giardino ben drenato, in posizione soleggiata. Si piantano in marzo-aprile tranne che per la Artemisia arborescens che deve essere messa a dimora in aprile-maggio. I fusti fioriferi appassiti vanno tagliati. Nella serra alpina le specie prostrate e nane si coltivano in terrine si 15-25 cm, riempite con una composta per vasi e si rinvasano in marzo-aprile, ogni 2 anni.

Potatura: si taglia Artemisia absinthium ogni anno, a 15 cm dal livello del terreno. Le altre specie cespugliose non necessitano di potatura, tuttavia si mantiene la forma desiderata tagliando all'inizio della primavera i germogli deboli o danneggiati dal freddo.

Parassiti vegetali: la ruggine determina la formazione, sulla pagina inferiore delle foglie, di macchie color marrone pallido con presenza di pustole scure, che diventano, successivamente, quasi nere.

Specie erbacee perenni
Artemisia genipi:
pianta originaria di Europa e Italia, alta 5-20 cm e del diametro di 10-20 cm. Si tratta di una specie con fusti eretti e foglie biancastre, tripartite, con segmenti trifidi quelle basali, pennatiofide o intere quelle superiori. I capolini, eretti, riuniti in racemi spiciformi, compaiono in estate. Viene utilizzata, insieme a Artemisia laxa e Artemisia nitida, nella preparazione di liquori, Si tratta di tre specie adatte al giardino e alla serra alpina, ma difficili da coltivare.
Artemisia gnaphalodes: pianta oroginaria del Canada occidentale, verso sud, fino al Messico, alta 0,6-1,2 m, distanza tra le piante 35-45 cm. Specie rustica, ha foglie intere, lanose, bianche, obovate. I capolini, bianco-argento, riuniti in pannocchie lunghe fino a 20 cm, sbocciano in settembre-ottobre.
Artemisia lactiflora: pianta originaria della Cina e India, alta 1,2-1,5 m, distanza tra le piante 35-45 cm. Specie rustica, con foglie pennato-lobate, profondamente divise. I capolini, bianco-crema, molto profumati, riuniti in pannocchie piumose, compaiono in agosto-settembre.
Artemisia ludoviciana: pianta originaria dell'America settentrionale, alta 0,6-1,2 m, distanza tra le piante 35-45 cm. Questa specie rustica è molto simile alla Artemisia gnaphalodes, ma presenta foglie inferiori maggiormente divise. 
Artemisia stelleriana: pianta originaria dell'America settentrionale ed Estremo Oriente, alta 45-60 cm, distanza tra le piante 30-40 cm. Specie rustica con foglie ovate, profondamente lobate, quasi bianche. I capolini gialli, riuniti in pannocchie lunghe 10-15 cm, compaiono in agosto-settembre.

Specie suffruticose e arbustive
Artemisia abrotanum:
pianta originaria dell'Europa meridionale e Italia, alta 0,6-1,2 m  e di pari diametro. Si tratta di un arbusto cespuglioso, rustico, eretto, a foglie decidue o semisempreverde. Le foglie, vellutate, verde-grigie, sono bi o tripennate con divisioni molto strette e, invecchiando, diventano di un colore più intenso. I capolini, gialli, sferici, riuniti in pannocchie allungate, compaiono da luglio a settembre.
Artemisia absinthium (Assenzio): pianta originaria di Europa e Italia, alta 90 cm e di pari diametro. Si tratta di una specie a foglie caduche, suffruticosa, rustica, con foglie grigio-argento, profondamente divise. I capolini, gialli, sferici, riuniti in pannocchie rade, fogliose, sbocciano in luglio-agosto. Questa specie ha proprietà terapeutiche e in alcune regioni europee viene impiegata per produrre liquori. L'uso degli infusi e dei liquori a base di assenzio può provocare gravi disturbi di natura nervosa, per cui la vendita di queste bevande è generalmente vietata.
Artemisia arborescens: pianta originaria dell'Europa meridionale e Italia, alta 1 m e di pari diametro. Qusta specie a foglie decidue o semisempreverde non è del tutto rustica nelle zone ad inverni rigidi. Va coltivata in posizioni riparate, in pieno sole, e nelle zone a clima temperato-caldo raggiunge l'altezza anche di 1,5-2 m. Le foglie, bianco-argento, sono profondamente divise in segmenti strettissimi. I capolini, sferici, gialli, riuniti in pannocchie terminali fogliose, compaiono in giugno-luglio.
Artemisia lanata: pianta originaria dell'Europa centrale e Italia, alta 10-15 cm e del diametro di 20 cm. Si tratta di una specie rustica, prostrata, suffruticosa, che forma cuscinetti di foglie verde-argento, profondamente divise. I capolini, gialli, riuniti in racemi lunghi 15 cm, compaiono in agosto-settembre.
Artemisia nutans: pianta originaria della Sicilia, alta 60 cm e del diametro di 45-60 cm. Si tratta di una painta cespugliosa, sempreverde, rustica, con foglie grigio-argento divise in segmenti lineari. I capolini, giallo pallido, che sbocciano in agosto-settembre, sono del tutto insignificanti.
Artemisia schmidtiana: pianta originaria del Giappone, alta 7-8 cm e del diametro di 22-30 cm. Le foglie grigio-argento, finemente divise, formano cuscinetti semisferici. I capolini pendenti, giallo opaco, sono avvolti da bratte argentee pelose e sbocciano lungo i fusti a fine settembre. 


riproduzione: le specie perenni si dividono e si ripiantano fra ottobre e marzo. Artemisia stelleriana può anche essere propagata per talee, lunghe 5-7 cm da prelevarsi il luglio-agosto con una porzione di ramo portante e vanno messe a radicare in una composta di torba e sabbia in parti uguali. Per moltiplicare le specie arbustive si prelevano in agosto talee semilegnose lunghe 8-10 cm, sempre con una porzione di ramo portante, e si mettono a radicare in un miscuglio si torba e sabbia in parti uguali, in cassone freddo. Le talee radicate si invasano nell'anno successivo e si interrano all'aperto in una posizione protetta. Si mettono definitivamente a dimora a settembre.
esposizione:
fioritura: da giugno a settembre a seconda della specie




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Le specie erbacee perenni si piantano in autunno o all'inizio della primavera, in terreno leggero, ben drenato, in pieno sole. La Artemisia lactiflora richiede terreni ricchi di sostanza organica, freschi, e può essere piantata anche in posizione parzialmente ombreggiata. In ottobre si tagliano le piante quasi a livello del suolo.
Le specie arbustive o soffruticose si coltivano in qualsiasi terreno da giardino ben drenato, in posizione soleggiata. Si piantano in marzo-aprile tranne che per la Artemisia arborescens che deve essere messa a dimora in aprile-maggio. I fusti fioriferi appassiti vanno tagliati. Nella serra alpina le specie prostrate e nane si coltivano in terrine si 15-25 cm, riempite con una composta per vasi e si rinvasano in marzo-aprile, ogni 2 anni.

Potatura: si taglia Artemisia absinthium ogni anno, a 15 cm dal livello del terreno. Le altre specie cespugliose non necessitano di potatura, tuttavia si mantiene la forma desiderata tagliando all'inizio della primavera i germogli deboli o danneggiati dal freddo.

Parassiti vegetali: la ruggine determina la formazione, sulla pagina inferiore delle foglie, di macchie color marrone pallido con presenza di pustole scure, che diventano, successivamente, quasi nere.

Specie erbacee perenni
Artemisia genipi:
pianta originaria di Europa e Italia, alta 5-20 cm e del diametro di 10-20 cm. Si tratta di una specie con fusti eretti e foglie biancastre, tripartite, con segmenti trifidi quelle basali, pennatiofide o intere quelle superiori. I capolini, eretti, riuniti in racemi spiciformi, compaiono in estate. Viene utilizzata, insieme a Artemisia laxa e Artemisia nitida, nella preparazione di liquori, Si tratta di tre specie adatte al giardino e alla serra alpina, ma difficili da coltivare.
Artemisia gnaphalodes: pianta oroginaria del Canada occidentale, verso sud, fino al Messico, alta 0,6-1,2 m, distanza tra le piante 35-45 cm. Specie rustica, ha foglie intere, lanose, bianche, obovate. I capolini, bianco-argento, riuniti in pannocchie lunghe fino a 20 cm, sbocciano in settembre-ottobre.
Artemisia lactiflora: pianta originaria della Cina e India, alta 1,2-1,5 m, distanza tra le piante 35-45 cm. Specie rustica, con foglie pennato-lobate, profondamente divise. I capolini, bianco-crema, molto profumati, riuniti in pannocchie piumose, compaiono in agosto-settembre.
Artemisia ludoviciana: pianta originaria dell'America settentrionale, alta 0,6-1,2 m, distanza tra le piante 35-45 cm. Questa specie rustica è molto simile alla Artemisia gnaphalodes, ma presenta foglie inferiori maggiormente divise. 
Artemisia stelleriana: pianta originaria dell'America settentrionale ed Estremo Oriente, alta 45-60 cm, distanza tra le piante 30-40 cm. Specie rustica con foglie ovate, profondamente lobate, quasi bianche. I capolini gialli, riuniti in pannocchie lunghe 10-15 cm, compaiono in agosto-settembre.

Specie suffruticose e arbustive
Artemisia abrotanum:
pianta originaria dell'Europa meridionale e Italia, alta 0,6-1,2 m  e di pari diametro. Si tratta di un arbusto cespuglioso, rustico, eretto, a foglie decidue o semisempreverde. Le foglie, vellutate, verde-grigie, sono bi o tripennate con divisioni molto strette e, invecchiando, diventano di un colore più intenso. I capolini, gialli, sferici, riuniti in pannocchie allungate, compaiono da luglio a settembre.
Artemisia absinthium (Assenzio): pianta originaria di Europa e Italia, alta 90 cm e di pari diametro. Si tratta di una specie a foglie caduche, suffruticosa, rustica, con foglie grigio-argento, profondamente divise. I capolini, gialli, sferici, riuniti in pannocchie rade, fogliose, sbocciano in luglio-agosto. Questa specie ha proprietà terapeutiche e in alcune regioni europee viene impiegata per produrre liquori. L'uso degli infusi e dei liquori a base di assenzio può provocare gravi disturbi di natura nervosa, per cui la vendita di queste bevande è generalmente vietata.
Artemisia arborescens: pianta originaria dell'Europa meridionale e Italia, alta 1 m e di pari diametro. Qusta specie a foglie decidue o semisempreverde non è del tutto rustica nelle zone ad inverni rigidi. Va coltivata in posizioni riparate, in pieno sole, e nelle zone a clima temperato-caldo raggiunge l'altezza anche di 1,5-2 m. Le foglie, bianco-argento, sono profondamente divise in segmenti strettissimi. I capolini, sferici, gialli, riuniti in pannocchie terminali fogliose, compaiono in giugno-luglio.
Artemisia lanata: pianta originaria dell'Europa centrale e Italia, alta 10-15 cm e del diametro di 20 cm. Si tratta di una specie rustica, prostrata, suffruticosa, che forma cuscinetti di foglie verde-argento, profondamente divise. I capolini, gialli, riuniti in racemi lunghi 15 cm, compaiono in agosto-settembre.
Artemisia nutans: pianta originaria della Sicilia, alta 60 cm e del diametro di 45-60 cm. Si tratta di una painta cespugliosa, sempreverde, rustica, con foglie grigio-argento divise in segmenti lineari. I capolini, giallo pallido, che sbocciano in agosto-settembre, sono del tutto insignificanti.
Artemisia schmidtiana: pianta originaria del Giappone, alta 7-8 cm e del diametro di 22-30 cm. Le foglie grigio-argento, finemente divise, formano cuscinetti semisferici. I capolini pendenti, giallo opaco, sono avvolti da bratte argentee pelose e sbocciano lungo i fusti a fine settembre. 


riproduzione: le specie perenni si dividono e si ripiantano fra ottobre e marzo. Artemisia stelleriana può anche essere propagata per talee, lunghe 5-7 cm da prelevarsi il luglio-agosto con una porzione di ramo portante e vanno messe a radicare in una composta di torba e sabbia in parti uguali. Per moltiplicare le specie arbustive si prelevano in agosto talee semilegnose lunghe 8-10 cm, sempre con una porzione di ramo portante, e si mettono a radicare in un miscuglio si torba e sabbia in parti uguali, in cassone freddo. Le talee radicate si invasano nell'anno successivo e si interrano all'aperto in una posizione protetta. Si mettono definitivamente a dimora a settembre.
esposizione:
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