articolo Cucina
Il vino in cucina freccemartedì 26 novembre 2013 


Il vino in cucina, una idea di cui non è possibile stabilire le origini sia temporali che locali, tuttavia è certo che si trattò di un’idea geniale e, comunque sia nata, per caso, per spirito di innovazione o per esigenze di conservazione degli alimenti, ha dato buoni risultati. Oggi il vino, l’aceto, i liquori e anche la birra vengono sempre più spesso utilizzati in cucina ed è quindi opportuno conoscere come avvengono certi fenomeni e determinate combinazioni che ci spiegheranno quando vale la pena di ricorrere a ricette che potremmo definire alcoliche.

Per quanto riguarda il vino il suo effetto sugli  altri ingredienti non dipende solo dalla sua componente liquida, che del resto evapora durante la cottura,  bensì da numerosissime altere componenti, circa 300. Ciascuna con una funzione specifica. Alcune di queste componenti hanno potere antisettico e disinfettante, e nelle marinate servono non solo ad insaporire i cibi, ma anche a preservarli dagli agenti esterni. Altre sono  alcalinizzanti e servono ad equilibrare un’acidità troppo elevata dei cibi, mentre altre ancora sono antiallergiche. Nelle marinate e in altri casi, il vino protegge da certe intolleranze alimentari, come nel caso delle fragole che, se lasciate marinare nel vino, più difficilmente provocheranno orticaria. Il vino ha infine una funzione eupeptica, in quanto la sua presenza nei cibi ne migliora la digeribilità.

I vini rossi e specialmente quelli detti “di corpo”, sono più indicati per la preparazione di carni rosse, mentre per il pesci grassi e per alcune carni bianche, si impiegano rossi più leggeri o rosati. Per quasi tutte le carni bianche e i pesci, si utilizzano i vini bianchi. I vini rossi troppo secchi, cioè passati, non devono mai essere utilizzati in cucina, in quanto conferirebbero al cibo una eccessiva acidità e perché se perdono le loro caratteristiche originarie, la tipicizzazione del piatto resterebbe solo nel nome della ricetta, ma la preparazione sarebbe oltremodo scadente. Stesso discorso per quei vini bianchi conservati troppo a lungo, in quanto maderizzano, ovvero subiscono un anomalo processo di ossidazione e non vanno utilizzati.

Per quanto riguarda l’abbinamento del vino al piatto cucinato è buona norma, come già detto, accompagnarlo con lo stesso vino utilizzano per la preparazione, tuttavia questo principio non è applicabile se il vino utilizzato in cucina è dolce tipo marsala, porto, madera, o altro dello stesso tipo.
L’uso dei liquori in cucina, dato il loro elevato grado alcolico e la concentrazione del bouquet, richiede una certa attenzione e un attendo dosaggio. I liquori possono conferire, anche ad un piatto semplice, una nota di originalità e di novità rendendolo più gradevole.

La birra, con le sue caratteristiche di sapore e con il suo basso grado alcolico, sia che sia bionda o scura, dona alle varie preparazioni delle note particolari. La birra scura è utilizzata solitamente per preparazioni tipiche. In Italia vi sono delle ottime birre, specialmente quelle denominate da esportazione e special.
Lo champagne, gli spumanti italiani prodotti con il metodo champenois, il prosecco, gli spumanti naturali hanno una loro ben precisa collocazione in cucina, secondo le loro caratteristiche: secco, semisecco, dolce e si possono utilizzare nella preparazione dei primi piatti, via via fino al dessert, e conferiscono ai cibi aroma e gusto tutti particolari.

I liquori
da usare nelle preparazioni in cucina si dividono sostanzialmente in due categorie: le acqueviti, o distillati (grappa, cognac, brandy, whisky, gin, rum, ecc.) e i liquori aromatizzati; in questo caso è opportuno  che l’alcol sia puro, gli aromi naturali (erbe, radici) e la loro  lavorazione scrupolosa. In cucina si utilizzano normalmente liquori secchi; quelli più o meno dolci vengono invece utilizzati nei dessert.

Come già accennato a proposito dei vini,  anche per i liquori è bene avvalersi di prodotti di ottima qualità, conosciuti e garantiti dal nome del produttore che si sia posto in evidenza per la sua serietà e per la regolarità qualitativa della sua produzione. Quindi, per concludere, mai un vino, uno champagne o un liquore qualsiasi, tanto, come potrebbe pensare qualcuno, si disperderà quasi in buona parte nella cottura, ma solo prodotti di qualità.


©  RIPRODUZIONE RISERVATA

La Redazione  - vedi tutti gli articoli di La Redazione  


   
Se ti è piaciuto l'articolo Diventa fan Clicca su
 
Condividilo su:


 

Vedi anche

Tutti matti per la pizza! - lunedì 23 settembre 2013
La storia della pizza è lunga e complicata. Già nell'antichità esisteva una variante simile alla pizza, cioè delle focacce, più o meno appiattite, alle quali venivano aggiunti svariati tipi di condimenti. Questi pani di forma piatta provenivano ........

Tutto il buono delle conserve - venerdì 20 settembre 2013
Esiste un modo però che ci consente, di tanto in tanto, di godere anche in inverno degli odori e dei sapori tipici dell’estate. Si tratta delle famigerate conserve. Si può scegliere tra olio, sale, aceto, zucchero e spirito, tutti alimenti che ........

Il peso ideale e i metodi per calcolarlo - giovedì 25 aprile 2013

Calcolare il peso ideale non è difficile, dal momento che esistono diversi metodi studiati per tale esigenza, tuttavia le variabili in gioco sono talmente tante che i risultati possono anche essere sostanzialmente differenti.  Infatti, ........

Gli aromi che fanno la differenza! - martedì 24 settembre 2013
Nel convento di Rupertsberg, in Germania, la monaca Hildegarde von Bingen (1099-1179) descrive circa 200 piante medicinali di uso corrente, quali, il cumino, il finocchio, la menta il rosmarino, la salvia, la ruta. Sono tante, poco conosciute ........

Mangiare il pane di segale - domenica 13 ottobre 2013
Mangiare il pane di segale rappresenta un alimentazione sana e equilibrata, soprattutto per chi non riesce al pane, il suo consumo si rivela veramente ottimo. Infatti è ottimo per inzupparlo nei sughi, per metterci su la marmellata ma anche da ........

 

Ricetta del giorno
Riso e fagioli neri
Lessare per 15 minuti il riso per risotti, scolarlo e metterlo da parte. Sbucciare le cipolle rosse. Affettarle molto sottili e stufarle per 10 minuti ....


Articoli correlati

La cucina delle mamme e delle nonne - mercoledì 11 settembre 2013
La cucina delle mamme, è da sempre un elemento fondamentale della vita di tutti noi, tanto da far pensare che mamme che non passerebbero la prima selezione di Master Chef, siano delle ottime cuoche super organizzate. A fare che tutto ciò sia ........

Parmigiana di melanzane light - domenica 6 ottobre 2013
Una parmigiana di melanzane? Ci piace mangiar bene e saporito ma teniamo comunque alla linea? Un dilemma,questo, non di facile soluzione se si pensa che alla base della cucina saporita c’è sempre l’abitudine di soffriggere e friggere: due modalità ........

Come fare i ghiaccioli con la nutella - mercoledì 25 settembre 2013
Un dolce gelato gustosissimo e semplice da creare sono i ghiaccioli con la nutella, ideali per le calde giornate estive e con tutto il sapore della nutella, crema gustosissima a cui nessuno può rinunciare. Se vogliamo quindi passare un bel pomeriggio ........

Ricette alla rosa - lunedì 16 dicembre 2013
Ecco due ricette alla rosa deliziose e semplici. Marmellata di rose Ingredienti per sei vasetti da grammi 250: grammi 500 di petali di rosa del colore preferito, mezzo litro di acqua, grammi 500 di zucchero, due limoni, tre cucchiai di acqua ........

Croccante di mandorle - giovedì 17 ottobre 2013
Fare il croccante di mandorle è molto semplice, basta prestare un poco di attenzione, e la casa si riempirà del meraviglioso profumo del caramello e dell’essenza dell’arancia, che insieme creano un connubio perfetto e che ricorda il delizioso ........

Ricetta del giorno
Rotolone alla crema
Versare in un pentolino basso, latte, burro e zucchero, sciogliere a fuoco lento e una volta che il composto sarà omogeneo, togliere dal fuoco e lasciare ....
Articoli redazionali

La Contessa di “Camaldoli” - giovedì 13 marzo 2014

C’è un luogo magico in cui il tempo sembra fermarsi, in cui le papille gustative sembrano essere spinte  a degustare con maggior consapevolezza qualche specialità partenopea o a inebriarsi con vini pregiati, per via della posizione surreale ........


 articolo Cucina
Il vino in cucina freccemartedì 26 novembre 2013 

Il vino in cucina, una idea di cui non è possibile stabilire le origini sia temporali che locali, tuttavia è certo che si trattò di un’idea geniale e, comunque sia nata, per caso, per spirito di innovazione o per esigenze di conservazione degli alimenti, ha dato buoni risultati. Oggi il vino, l’aceto, i liquori e anche la birra vengono sempre più spesso utilizzati in cucina ed è quindi opportuno conoscere come avvengono certi fenomeni e determinate combinazioni che ci spiegheranno quando vale la pena di ricorrere a ricette che potremmo definire alcoliche.

Per quanto riguarda il vino il suo effetto sugli  altri ingredienti non dipende solo dalla sua componente liquida, che del resto evapora durante la cottura,  bensì da numerosissime altere componenti, circa 300. Ciascuna con una funzione specifica. Alcune di queste componenti hanno potere antisettico e disinfettante, e nelle marinate servono non solo ad insaporire i cibi, ma anche a preservarli dagli agenti esterni. Altre sono  alcalinizzanti e servono ad equilibrare un’acidità troppo elevata dei cibi, mentre altre ancora sono antiallergiche. Nelle marinate e in altri casi, il vino protegge da certe intolleranze alimentari, come nel caso delle fragole che, se lasciate marinare nel vino, più difficilmente provocheranno orticaria. Il vino ha infine una funzione eupeptica, in quanto la sua presenza nei cibi ne migliora la digeribilità.

I vini rossi e specialmente quelli detti “di corpo”, sono più indicati per la preparazione di carni rosse, mentre per il pesci grassi e per alcune carni bianche, si impiegano rossi più leggeri o rosati. Per quasi tutte le carni bianche e i pesci, si utilizzano i vini bianchi. I vini rossi troppo secchi, cioè passati, non devono mai essere utilizzati in cucina, in quanto conferirebbero al cibo una eccessiva acidità e perché se perdono le loro caratteristiche originarie, la tipicizzazione del piatto resterebbe solo nel nome della ricetta, ma la preparazione sarebbe oltremodo scadente. Stesso discorso per quei vini bianchi conservati troppo a lungo, in quanto maderizzano, ovvero subiscono un anomalo processo di ossidazione e non vanno utilizzati.

Per quanto riguarda l’abbinamento del vino al piatto cucinato è buona norma, come già detto, accompagnarlo con lo stesso vino utilizzano per la preparazione, tuttavia questo principio non è applicabile se il vino utilizzato in cucina è dolce tipo marsala, porto, madera, o altro dello stesso tipo.
L’uso dei liquori in cucina, dato il loro elevato grado alcolico e la concentrazione del bouquet, richiede una certa attenzione e un attendo dosaggio. I liquori possono conferire, anche ad un piatto semplice, una nota di originalità e di novità rendendolo più gradevole.

La birra, con le sue caratteristiche di sapore e con il suo basso grado alcolico, sia che sia bionda o scura, dona alle varie preparazioni delle note particolari. La birra scura è utilizzata solitamente per preparazioni tipiche. In Italia vi sono delle ottime birre, specialmente quelle denominate da esportazione e special.
Lo champagne, gli spumanti italiani prodotti con il metodo champenois, il prosecco, gli spumanti naturali hanno una loro ben precisa collocazione in cucina, secondo le loro caratteristiche: secco, semisecco, dolce e si possono utilizzare nella preparazione dei primi piatti, via via fino al dessert, e conferiscono ai cibi aroma e gusto tutti particolari.

I liquori
da usare nelle preparazioni in cucina si dividono sostanzialmente in due categorie: le acqueviti, o distillati (grappa, cognac, brandy, whisky, gin, rum, ecc.) e i liquori aromatizzati; in questo caso è opportuno  che l’alcol sia puro, gli aromi naturali (erbe, radici) e la loro  lavorazione scrupolosa. In cucina si utilizzano normalmente liquori secchi; quelli più o meno dolci vengono invece utilizzati nei dessert.

Come già accennato a proposito dei vini,  anche per i liquori è bene avvalersi di prodotti di ottima qualità, conosciuti e garantiti dal nome del produttore che si sia posto in evidenza per la sua serietà e per la regolarità qualitativa della sua produzione. Quindi, per concludere, mai un vino, uno champagne o un liquore qualsiasi, tanto, come potrebbe pensare qualcuno, si disperderà quasi in buona parte nella cottura, ma solo prodotti di qualità.


©  RIPRODUZIONE RISERVATA

La Redazione  - vedi tutti gli articoli di La Redazione  





Se ti è piaciuto l'articolo Diventa fan Clicca su
 
Condividilo su: