Articolo Finanza familiare Risparmiare
Come massimizzare il rendimento dei piani di accumulo freccegiovedì 19 febbraio 2015      


Massimizzare il rendimento di un piano di accumulo è possibile se si segue qualche piccolo accorgimento, per esempio stando ben attenti a recepire il massimo guadagno dai soldi risparmiati che mettiamo in questa sorta di salvadanaio virtuale. In questa breve guida aiuteremo i lettori su come massimizzare il rendimento dei piani di accumulo. per piano d'accumulo si intende un programma di investimento caratterizzato da versamenti costanti con scadenze periodiche che possono essere mensili, trimestrali, semestrali o annuali. Scadenze e durate dei versamenti sono infatti sottoscritte tra i contraenti.

Occorre subito precisare che con questi 'salvadanai' non ci si arricchisce, si mettono solo da parte dei soldi che cresceranno grazie agli interessi, solitamente alti, in modo che il capitale possa nel tempo fronteggiare l'inflazione. Questi piani di accumulo sono molto caldeggiati dalle varie agenzie assicurative che sguinzagliano i loro consulenti alla ricerca dei risparmiatori desiderosi di mettere da parte i propri risparmi magari per utilizzarli in futuro per qualcosa di importante. Diffidate comunque sempre da chi offre troppo, e da chi offre troppe cose in un unico prodotto. Nella maggior parte dei casi infatti chi offre varie cose non eccelle in tutto, ma solo in parte di queste, e per questa ragione occorre tenere gli occhi ben aperti.

Un ottimo modo per far fruttare i propri risparmi possono essere i buoni fruttiferi a 3 anni “extra”, che possono essere sottoscritti sia a tasso fisso che a tasso variabile (sta a voi scegliere quale ritenete migliore). Questo piano viene stabilito tra voi e il consulente di Poste Italiane, che trasferirà parte del capitale che avete sul conto corrente postale o sul libretto postale (a quote di 250,00 euro l'una), più comprerà, sempre su vostra indicazione, ogni tre mesi, ogni sei mesi, o ogni anno, altre quote attingendo sempre dal vostro conto o libretto.

Tutto questo per una durata che parte dai tre anni e che può arrivare a un massimo di 12, con rendimenti crescenti che partono dall'1%. Si tratta di uno dei più redditizi piani di accumulo, in quanto il periodo minimo è di soli 3 anni, i rendimenti di gestione sono alti e i costi quasi nulli. Gli altri prodotti di accumulo, a differenza dei buoni fruttiferi, offrono rendimenti solo per periodi superiori ai 10 anni, e per questa ragione risultano essere meno convenienti per le famiglie. Investire in buoni fruttiferi potrebbe essere perciò la soluzione migliore per diverse famiglie desiderose di mettere da parte e non far svalutare i propri risparmi.

Per chi invece è desideroso di risparmiare nel tempo, quindi per periodi superiori ai 10 anni, vi sono una vastissima varietà di offerte propagate da banche, poste, e assicurazioni private. I rendimenti migliori le offrono proprio le Compagnie assicurative, che arrivano a offrire, per accumuli almeno di 10 anni, ben il 4% lordo, al quale però devono essere tolte le commissioni, che non sono poche. Occorre quindi fare sempre attenzione alle durate, ai rendimenti, e ai costi di ogni piano di accumulo, in modo da non avere mai brutte sorprese e risparmiare nel giusto modo il proprio capitale. ©  RIPRODUZIONE RISERVATA

Christian  Vannozzi - vedi tutti gli articoli di Christian  Vannozzi



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Occorre subito precisare che con questi 'salvadanai' non ci si arricchisce, si mettono solo da parte dei soldi che cresceranno grazie agli interessi, solitamente alti, in modo che il capitale possa nel tempo fronteggiare l'inflazione. Questi piani di accumulo sono molto caldeggiati dalle varie agenzie assicurative che sguinzagliano i loro consulenti alla ricerca dei risparmiatori desiderosi di mettere da parte i propri risparmi magari per utilizzarli in futuro per qualcosa di importante. Diffidate comunque sempre da chi offre troppo, e da chi offre troppe cose in un unico prodotto. Nella maggior parte dei casi infatti chi offre varie cose non eccelle in tutto, ma solo in parte di queste, e per questa ragione occorre tenere gli occhi ben aperti.

Un ottimo modo per far fruttare i propri risparmi possono essere i buoni fruttiferi a 3 anni “extra”, che possono essere sottoscritti sia a tasso fisso che a tasso variabile (sta a voi scegliere quale ritenete migliore). Questo piano viene stabilito tra voi e il consulente di Poste Italiane, che trasferirà parte del capitale che avete sul conto corrente postale o sul libretto postale (a quote di 250,00 euro l'una), più comprerà, sempre su vostra indicazione, ogni tre mesi, ogni sei mesi, o ogni anno, altre quote attingendo sempre dal vostro conto o libretto.

Tutto questo per una durata che parte dai tre anni e che può arrivare a un massimo di 12, con rendimenti crescenti che partono dall'1%. Si tratta di uno dei più redditizi piani di accumulo, in quanto il periodo minimo è di soli 3 anni, i rendimenti di gestione sono alti e i costi quasi nulli. Gli altri prodotti di accumulo, a differenza dei buoni fruttiferi, offrono rendimenti solo per periodi superiori ai 10 anni, e per questa ragione risultano essere meno convenienti per le famiglie. Investire in buoni fruttiferi potrebbe essere perciò la soluzione migliore per diverse famiglie desiderose di mettere da parte e non far svalutare i propri risparmi.

Per chi invece è desideroso di risparmiare nel tempo, quindi per periodi superiori ai 10 anni, vi sono una vastissima varietà di offerte propagate da banche, poste, e assicurazioni private. I rendimenti migliori le offrono proprio le Compagnie assicurative, che arrivano a offrire, per accumuli almeno di 10 anni, ben il 4% lordo, al quale però devono essere tolte le commissioni, che non sono poche. Occorre quindi fare sempre attenzione alle durate, ai rendimenti, e ai costi di ogni piano di accumulo, in modo da non avere mai brutte sorprese e risparmiare nel giusto modo il proprio capitale. ©  RIPRODUZIONE RISERVATA

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