L'acqua, un bene prezioso da preservare evitando gli sprechi dei quali, per cattiva abitudine, un po' tutti sono responsabili. Infatti, il modo di fare di ciascuno di noi pesa molto sull'utilizzo dell'acqua e spesso gli sprechi sono un fatto abitudinario. Per riempire una vasca, ad esempio, occorrono circa 100 litri di acqua, mentre per fare una doccia ne bastano all'incirca la metà. Ma, si potrebbe obiettare, vogliamo mettere il piacere di restare sdraiati nella vasca dolcemente accarezzati dall'acqua quasi bollente e oltre tutto profumata.
Certo, sarebbe bello, ma oltre ad uno spreco inutile che poi ricade sulla comunità oltre che sulle nostre tasche per il crescere della bolletta, si consuma anche una gran quantità di energia, soprattutto se per produrre acqua calda si usa uno scaldabagno elettrico. Per rendere meglio l'idea si consideri che l'acqua usata per il bagno corrisponde al fabbisogno umano per almeno 60 giorni. Optare per la doccia, modificando così le nostre abitudini, può consentire un risparmio di circa 1200 litri d'acqua in un anno.
Un consiglio ovvio, ma che spesso viene disatteso, è quello di evitare di lasciare il rubinetto dell'acqua aperto quando non necessario. Quando si fa la doccia, la barba o ci si lava i denti, mentre ci si insapona, sarebbe buona abitudine chiudere i rubinetti e usare il getto d'acqua solo per il risciacquo finale. Potrebbe sembrare una esagerazione, ma un comportamento del genere, comporterebbe un sicuro risparmio. Bisogna prendere coscienza del fatto che, ormai, le risorse del pianeta sono messe a dura prova, vuoi per l'incremento demografico, che per gli atteggiamenti irresponsabili di una buona fetta di persone. Questo, oltre al danno per la comunità, si traduce in un aumento dei costi perchè, e si tratta di una semplice legge di mercato, a fronte di una alta richiesta e di una bassa diponibilità di un qualunque prodotto, il prezzo inevitabilmente sale.
L'uso dei miscelatori d'aria nei rubinetti dei lavabo, nella doccia e in cucina, permette inoltre di ridurre sensibilmente il consumo d'acqua, senza dover modificare le nostre abitudini.
Il miscelatore infatti, quel quel piccolo cilindro che si avvita al rubinetto e che viene fornito di serie con tutta la normale rubinetteria, permette di miscelare l'acqua con l'aria, ottenendo come effetto di gonfiare in un certo senso il getto d'acqua che esce dal rubinetto, oltre a trattenere le impurità più grossolane presenti nella normale rete idrica. Bisognerà, quindi, avere la cura di pulirli di tanto in tanto. Chi usa il getto d'acqua col miscelatore, non percepirà nessuna differenza, pur in presenza di un consumo sensibilmente ridotto. Anche lo sciacquone del water comporta un dicreto consumo d'acqua, se si considera che agni scarico corrisponde a 10 litri, ma ne esistono anche da 15 litri. Oggi in commercio esistono anche dei moderni sistemi di scarico a quantità differenziata, equipaggiati con il doppio tasto, in modo da consentire la scelta tra lo scarico pieno o quello corrispondente alla metà. Chi non possiede un apparecchio del genere, può ricorrere al trucchetto di regolare il galleggiante ad un livello più basso, in modo da immagazzinare nella cassetta una minore quantità di acqua.
Esistono anche dei vasi per wc a basso consumo, la cui minore capienza e, soprattutto, la particolare forma interna, permettono di utilizzare una minore quantità di acqua. Un ulteriore risparmio idrico si può ottenere riutilizzando l'acqua piovana che, di norma, non viene immagazzinata, ma passa direttamente negli scarichi fognari attraverso la grondaia. Se raccolta con un semplice tubo e accumulata in una cisterna, può essere utilizzata per innaffiare il giardino. Le piante nei vasi, sul terrazzo, il balcone e nel patio, possono essere annaffiate anche utilizzando l'acqua usata per risciacquare la verdura o la frutta, sempre che non si faccia uso di disinfettanti. Basta raccoglierla in una bacinella e poi riutilizzarla versandola nell'annaffiatoio.
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Certo, sarebbe bello, ma oltre ad uno spreco inutile che poi ricade sulla comunità oltre che sulle nostre tasche per il crescere della bolletta, si consuma anche una gran quantità di energia, soprattutto se per produrre acqua calda si usa uno scaldabagno elettrico. Per rendere meglio l'idea si consideri che l'acqua usata per il bagno corrisponde al fabbisogno umano per almeno 60 giorni. Optare per la doccia, modificando così le nostre abitudini, può consentire un risparmio di circa 1200 litri d'acqua in un anno.
Un consiglio ovvio, ma che spesso viene disatteso, è quello di evitare di lasciare il rubinetto dell'acqua aperto quando non necessario. Quando si fa la doccia, la barba o ci si lava i denti, mentre ci si insapona, sarebbe buona abitudine chiudere i rubinetti e usare il getto d'acqua solo per il risciacquo finale. Potrebbe sembrare una esagerazione, ma un comportamento del genere, comporterebbe un sicuro risparmio. Bisogna prendere coscienza del fatto che, ormai, le risorse del pianeta sono messe a dura prova, vuoi per l'incremento demografico, che per gli atteggiamenti irresponsabili di una buona fetta di persone. Questo, oltre al danno per la comunità, si traduce in un aumento dei costi perchè, e si tratta di una semplice legge di mercato, a fronte di una alta richiesta e di una bassa diponibilità di un qualunque prodotto, il prezzo inevitabilmente sale.
L'uso dei miscelatori d'aria nei rubinetti dei lavabo, nella doccia e in cucina, permette inoltre di ridurre sensibilmente il consumo d'acqua, senza dover modificare le nostre abitudini.
Il miscelatore infatti, quel quel piccolo cilindro che si avvita al rubinetto e che viene fornito di serie con tutta la normale rubinetteria, permette di miscelare l'acqua con l'aria, ottenendo come effetto di gonfiare in un certo senso il getto d'acqua che esce dal rubinetto, oltre a trattenere le impurità più grossolane presenti nella normale rete idrica. Bisognerà, quindi, avere la cura di pulirli di tanto in tanto. Chi usa il getto d'acqua col miscelatore, non percepirà nessuna differenza, pur in presenza di un consumo sensibilmente ridotto. Anche lo sciacquone del water comporta un dicreto consumo d'acqua, se si considera che agni scarico corrisponde a 10 litri, ma ne esistono anche da 15 litri. Oggi in commercio esistono anche dei moderni sistemi di scarico a quantità differenziata, equipaggiati con il doppio tasto, in modo da consentire la scelta tra lo scarico pieno o quello corrispondente alla metà. Chi non possiede un apparecchio del genere, può ricorrere al trucchetto di regolare il galleggiante ad un livello più basso, in modo da immagazzinare nella cassetta una minore quantità di acqua.
Esistono anche dei vasi per wc a basso consumo, la cui minore capienza e, soprattutto, la particolare forma interna, permettono di utilizzare una minore quantità di acqua. Un ulteriore risparmio idrico si può ottenere riutilizzando l'acqua piovana che, di norma, non viene immagazzinata, ma passa direttamente negli scarichi fognari attraverso la grondaia. Se raccolta con un semplice tubo e accumulata in una cisterna, può essere utilizzata per innaffiare il giardino. Le piante nei vasi, sul terrazzo, il balcone e nel patio, possono essere annaffiate anche utilizzando l'acqua usata per risciacquare la verdura o la frutta, sempre che non si faccia uso di disinfettanti. Basta raccoglierla in una bacinella e poi riutilizzarla versandola nell'annaffiatoio.
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