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Come fare i germogli in casa freccegiovedì 3 ottobre 2013 


È possibile fare i germogli in casa? Sì, è possibile, facile e fa bene alla salute. Ormai sentiamo sempre più spesso parlare di una nutrizione diversa, più sostenibile, preferibilmente biologica e naturale. In questa nuova, e sempre più fortunata, linea di pensiero si inserisce benissimo una nuova tipologia di alimento, quella dei germogli. Ma cosa sono esattamente i germogli? I germogli rappresentano il primo stadio di crescita delle piante. Tutti sappiamo che legumi e verdure forniscono un importante apporto nutritivo al nostro organismo, principalmente vitamine, ferro e fibre e per questo sono diventati indispensabili alla nostra dieta.

Quello che forse in pochi sanno è che in un solo germoglio c’è una quantità notevolmente più alta di principi nutritivi che nella pianta adulta: pochi germogli possono comunque fornire un apporto nutritivo importante. I germogli di lenticchia, ad esempio, sono ricchissimi di enzimi e vitamine; quelli di soia hanno un elevato contenuto proteico e si ritiene che possano prevenire problemi di pressione alta e colesterolo. Per tutte queste ragioni, sempre più spesso, questi “semi miracoli” vengono inseriti nella nostra alimentazione, diventando quasi indispensabili soprattutto per tutti coloro che assumono poche proteine di origine animale.

In questo modo i germogli si pongono come l’alternativa più valida per vegetariani, vegani o per chiunque voglia ridurre il consumo di carne. In commercio è possibile trovare una vasta gamma di semi da far poi crescere in appositi germogliatori. Il costo di questi contenitori è molto variabile, dipende principalmente dalla portata e dal materiale, i più ambiti quelli in terracotta. Tuttavia è possibile ottenere la germogliazione in casa con alcuni semplici oggetti di uso comune che vi permetteranno di risparmiare qualche soldo. Ecco come fare i germogli in casa:
  1. Per prima cosa procuratevi i semi che preferite, sceglieteli in base alle proprietà nutritive e in base al gusto.
  2. Prendete un barattolo di vetro abbastanza capiente, lavatelo e eliminate il coperchio. Procuratevi una retina, in plastica o in tela, a maglia sottile, come ad esempio un pezzo di zanzariera o una garza. Prendete anche un elastico.
  3. Mettete a bagno i semi e lasciateli in ammollo per 24 ore. È consigliabile, solo in questo primo passaggio, non usare acqua di rubinetto, ma acqua in bottiglia, essendo quest’ultima priva di cloro. I semi assorbono infatti la prima acqua in cui vengono immersi e la mantengono nella fase di crescita.
  4. Dopo 24 ore risciacquate bene i semi e riponeteli nel vostro barattolo di vetro. Cercate di sistemarli in modo tale che l’acqua rimasta possa uscire dalla parte del coperchio. Al posto del coperchio sistemerete, infatti, la vostra retina, legandola con l’elastico. Sistemate il barattolo in leggera pendenza e copritelo con un panno. Così facendo potrete ricreare l’ambiente naturale di crescita del seme.
  5. Risciacquate i semi tutte le sere direttamente nel barattolo, facendo colare l’acqua e risistemandolo poi in posizione leggermente inclinata. Ripetete l’operazione finché i semi non saranno germogliati. Ogni seme ha un periodo di germogliazione diverso che troverete indicato nella confezione, solitamente la germogliazione avviene in meno di una settimana.
Queste sono le semplici procedure per fare i germogli in casa, una volta raggiunto il momento idoneo riponete i semi in frigorifero, così la crescita si fermerà; consumateli come preferite, in piatti caldi o freddi, zuppe o insalate.
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