erbacee felci Adiantum
 

Adiantum, genere comprendente circa 200 specie di felci, appartenenti alla famiglia delle Adiantacee, di cui la maggioranza sono originarie delle zone calde dell’America. Hanno un fogliame leggero e molto decorativo. Alcune sono rustiche e possono essere coltivate all’aperto, altre invece possono essere coltivate solo in serra o in appartamento. Gli adiantum rustici, adatti per le regioni a clima temperato, si piantano in aprile, in posizione ombreggiata, al riparo dai venti. Il terreno va preparato con un’aggiunta di terriccio di foglie e farina di ossa (30g/mq). Nei periodi di siccità bisogna annaffiare con regolarità e abbondantemente.
Gli adiantum da serra su piantano in marzo in vasi riempiti con una miscela a base di torba, terriccio e sabbia in parti uguali, più mezza parte di frammenti di calcare. Sul fondo del vaso si dispone uno strato di argilla espansa per il drenaggio (cosa che comunque andrebbe sempre fatta per tutte le piante, piccole o grandi, coltivate in vaso). La temperatura va tenuta tutto l’anno intorno ai 15° C e inoltre bisogna proteggere le piante dalla luce diretta del sole e dalle correnti d’aria. SI annaffia regolarmente in modo da mantenere sempre la terra umida.

Parassiti animali: l’apparato radicale degli adiantum può essere attaccato dai porcellini di terra e dalla cocciniglia delle radici. Solo la seconda è pericolosa e causa decolorazioni e morte della pianta. Si combatte disinfettando le radici con esteri fosforici o solfato di nicotina. Le fronde invece possono presentare grandi macchie nere causate dai minatori delle foglie. Se sono numerose, si ricorre a irrorazioni con solfato di nicotina.

Adiantum capillus-veneris: pianta che proviene da zone subtropicali e temperate ed è il ben noto capelvenere. Può essere coltivato all’aperto solo nelle zone a clima mite, mentre nelle zone più fredde va coltivato in appartamento. In serra e in posizioni riparate è una pianta sempreverde e, in luoghi molto umidi e ombrosi, può addirittura fare capolino tra le fessure delle pareti, anche senza terriccio. Le fronde sono molto leggere, triangolari, di colore verde chiaro. Cresce con portamento eretto fino a 50 cm di altezza.
Adiantum caudatum: pianta originaria dell’Europa orientale e dell’Asia, alta 15-20 cm. SI tratta di una specie delicata, con fronde pendenti, lunghe 30 cm, con pinnule divise in numerosi lobi ristretti e piccioli bruni. È particolarmente adatta per essere coltivata in cesti o vasi sospesi. Si riproduce facilmente con la divisione delle piccole piante che si formano all’estremità delle fronde.
Adiantum formosum: pianta sempreverde e vigorosa originaria dell’Australia e della Nuova Zelanda, da coltivare in serra fredda, alta 60-90 cm e del diametro di 60 cm. Presenta fronde triangolari, quadripennate, portate da piccioli porpora-nerastri.
Adiantum pedatum: Pianta originaria del Giappone e dell’America settentrionale, alta 20-25 cm e del diametro di 30-40 cm. Si tratta di una specie rustica, decidua, dalle fronde pendenti, molto decorative, di colore verde chiaro, che scuriscono col tempo, portate da piccioli color porpora che crescono direttamente dal rizoma. Tra le varietà si ricordano Aleuticum, più piccola, alta 10-12 cm, e adatta per giardini rocciosi, con folte pinnule verde-azzurro; Japonicum, alta 45 cm, con fronde rosa ramato in primavera, che poi diventano di un bel verde intenso.
Adiantum raddianum: pianta originaria del Brasile, nota anche come Adiantum cuneatum, è specie sempreverde dal portamento ricadente, da coltivare in serra fredda o in appartamento. Ha fronde triangolari, formate da numerosissime piccole pinnule, di colore verde pallido, portate da piccioli porpora-nerastri. Tra le varietà si ricordano Fragrantissimum, intensamente profumata; Fritz Luthii, con fronde più lunghe e più sottili, molto decorativa.
Adiantum rubellum: pianta originaria della Bolivia, conosciuta anche come Adiantum roseum, ha foglie deltoidee, verde chiaro, che da giovani sono rosa o rosse.
Adiantum venustum: pianta originaria del kashmir, detta anche Adiantum microphyllum, è specie rustica, alta fino a 15 cm e larga 20 cm circa. Le fronde sono triangolari e sottili, con la parte superiore convessa, composte da molte pinnule e portate da piccioli porpora-nerastri. La colorazione delle fronde varia a seconda della stagione e dello stadio di crescita. Si va dal rosa primaverile, al verde chiaro allo stato adulto, per poi diventare leggermente azzurrate quando invecchiano e, infine, brune con le prime gelate.

Riproduzione:
la semina produce dei soggetti molto più vigorosi rispetto a quelli ottenuti per divisione dei rizomi. Si scelgono delle spore ben mature e si seminano in marzo, in letto caldo, in terrine riempite con un miscuglio a base di torba e terra di brughiera in parti uguali. Quando le piantine sono abbastanza grandi da poter essere maneggiate, si ripicchettano una prima volta e, man mano che crescono, una seconda volta, e infine si mettono in vasi in gruppi di tre. Bisogna assicurare alle piante il giusto drenaggio e si avrà cura di mantenere la terra sempre umida.
Il periodo migliore per la divisione dei rizomi è la primavera. SI dividono i rizomi in pezzi con almeno una gemma ciascuno e si interrano in vasi riempiti con una miscela composta da torba, terriccio e sabbia in parti uguali. Si mantengono i vasi in serra e all’ombra, mantenendo sempre umido il terriccio del vaso e l’atmosfera ambientale.
Esposizione:
Fioritura: