erbacee bulbose Acidanthera
 

Acidanthera, genere di 20 specie di piante bulbose molto decorative, appartenenti alla famiglie delle Iridacee, che assomigliano al gladiolo e all’Ixia. Sono originarie dei paesi tropicali dell’emisfero meridionale, in modo particolare del Sudafrica, sono semirustiche e delicate, e possono essere coltivate all’aperto solo nelle zone con clima temperato. Altrove vanno coltivate in serra, oppure all’arrivo della stagione autunnale bisogna togliere i bulbi dal terreno se coltivati all’aperto. Presenta uno stelo floreale lungo 50-60 cm, con 3-6 fiori a stella, gradevolmente profumati e adatti per essere recisi.
Crescono bene in quasi tutti i tipi di terreno purché ben drenato. In maggio si piantano i bulbi, in gruppi in una dozzina, a una profondità di 10 cm circa e in posizione soleggiata. Nelle zone a clima continentale si estirpano le piante prima dell’inizio delle gelate e si fanno seccare in un ambiente caldo e asciutto; in seguito si puliscono i bulbi dalle radici morte e si dividono quelli nuovi che si sono formati, i bulbilli, che andranno conservati ricoperti con un leggero strato di sabbia sempre in un locale asciutto e tiepido. Nelle zone a clima mite, invece, è possibile lasciare i bulbi interrati per anni.
In serra si piantano i bulbi in febbraio in vasi da 15 cm, riempiti con una miscela di torba, terriccio e sabbia in parti uguali, e ogni anno si rinvasano in febbraio-marzo. Le piante fioriranno a partire da luglio. Per ottenere una fioritura precoce in ottobre si piantano in vaso i bulbi in gruppi di 5-6 e in inverno si tengono al riparo in cassoni o serra fredda.

Parassiti animali: Le Acidanthera possono essere attaccate dalle Lumache e dai Tripidi. Le Lumache si nutrono con i germogli, le foglie e i fusti, lasciando sulle piante strisce di muco. Si combattono cospargendo il terreno di esche avvelenate. I Tripidi attaccano le foglie, i fiori e i bulbi, provocando deformazioni e la perdita della colo5razione nei fiori. Per prevenire la diffusione dei Tripidi è opportuno scegliere solo bulbi sani e, prima di piantarli, è necessario sterilizzarli in acqua a 45° C. Una volta tolti dal terreno, prima di metterli a riposo, i bulbi vanno disinfettati con un insetticida a base di lindano.
Parassiti vegetali: Le Acidanthera possono essere colpite dal Marciume molle e dal Marciume secco che attaccano i bulbi. Nel primo caso i bulbi vanno in putrefazione assumendo un colore scuro. Nel secondo caso si induriscono e si accartocciano.

Acidanthera bicolor: originaria dell’Abissinia, è la specie più diffusa e più rustica, in particolare la varietà Acidanthera Bicolor Murielae, detta gladiolo dell’Abissinia, alta 70-80 cm. Ha fiori a forma di stella, larghi 5 cm, profumati e di colore bianco con una macchia purpurea al centro. Compaiono da luglio ad settembre in numero di 5-7 per fusto. Le foglie sono lanceolate ed ensiformi.
Acidanthera equinoctalis: si tratta di una specie da serra fredda, alta circa mezzo metro, con steli che portano 6 fiori bianchi che sbocciano in novembre.
Acidanthera crispa: ha fiori bianco rosati. Sono particolarmente diffuse le varietà Grandiflora e Pectinata.

Riproduzione:
Moltiplicazione: quando le piante crescono in un terreno sufficientemente ricco, ogni bulbo produce ogni anno un altro bulbo che, piantato in marzo-aprile, produrrà una pianta in grado di fiorire nel giro di 2-3 anni.
Esposizione:
Fioritura:
da luglio a settembre