erbacee perenni Acetosa (Rumex)
Acetosa (Rumex)

Acetosa (Rumex), specie di piante appartenenti al genere Rumex e alla famiglia delle Poligonacee, erbacee, perenni, rustiche, spontanee, anche se coltivate, accomunate dal fatto di avere foglie dal sapore acidulo, più o meno marcato, dovuto alla presenza di acido ossalico. Il nome volgare di acetosa o acetosella che a volte si utilizza per qualcuna di queste piante, può ingenerare confusione con altre piante pure caratterizzate dallo stesso sapore acidulo delle foglie, appartenenti al genere Oxalis, e molto più diffuse in Italia rispetto ai Rumex. Trova utilizzo in cucina.
Queste piante richiedono terreno profondo, non umido, senza calcare; amano il clima fresco e sopportano bene posizioni a mezz’ombra, mentre non sono adatte ad esposizioni in pieno sole. Resistono bene al freddo e anche al gelo, sempre che non sia prolungato.

Il terreno va lavorato in autunno, in profondità, e ben sminuzzato; la semina per file distanti 25 cm e con 20 cm di distanza sulla fila, si effettua da marzo a giugno, specie nei climi freddi, ma lo si può anticipare in autunno nelle zone a clima mite.
L’acetosa è una pianta perenne: nel secondo anno fiorisce e va a seme, la qual cosa va evitata eliminando i germogli fiorali al loro apparire, se si vuole continuare la raccolta delle foglie. Se invece si vuole raccogliere il seme, conviene tuttavia farlo solo con le piante migliori e più vigorose, si deve sospendere la raccolta delle foglie e a fine stagione tagliare i fusti con le pannocchie quando sono ben secchi per conservarli, appesi, in luogo asciutto; la germinabilità dei semi dure oltre 5 anni.
L’acetosa è una pianta poco esigente, ma si avvantaggia in modo particolare delle concimazioni azotate. Richiede qualche sarchiatura per eliminare le erbe infestanti e una leggera rincalzatura. Non è molto esigente in fatto di acqua, per cui va annaffiata poco e con moderazione.

Rumex Acetosa: conosciuta come acetosa maggiore, è di gran lunga la specie più nota e più diffusa. La forma delle foglie, la loro acidità, la resistenza alla siccità e la precocità o la lentezza di andare a seme mutano a seconda delle varietà. Tra le più coltivate l’Acetosella di Belleville, adatta anche alla coltura forzata; l’Acetosa di Nosay con foglie ampie e coste rosse; l’Acetosa comune d’Italia, rustica e produttiva, con foglie molto acide.
Rumex acetosella: nota come Acetosa minore, è una specie perenne, invadente, che cresce spontanea nei terreni sabbiosi; i fusti sono gracili e le foglie carnose, appuntite, lanceolate.
Rumex patientia: coltivata soprattutto nei paesi dell’Europa centrale, ricorda lo spinacio e ha un sapore delicatamente acido. È poco esigente e più precoce della sorella Maggiore.
Rumex alpinus: generalmente conosciuto con il nome di rabarbaro alpino, è molto diffuso nelle zone umide alpine e appenniniche.
Rumex scutatus: è comune nei luoghi aridi, sassosi, essendo molto resistente alla siccità. Ha foglie piccole, triangolari e fusti esili, spesso prostrati.


riproduzione: si moltiplica per seme, specie negli appezzamenti di una certa estensione, in autunno se il clima è mite, altrimenti nella primavera, da marzo a giugno; si può anche seminare in semenzaio e successivamente trapiantare le piantine a dimora un mese dopo. Nei piccoli orti, dove è sufficiente qualche cespo di acetosa per il consumo familiare, la riproduzione si effettua per divisione dei cespi, prelevando rosette di foglie inserite sulla radice principale, ma munite di rizoma.
esposizione:
fioritura: estate




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Acetosa (Rumex)

Acetosa (Rumex), specie di piante appartenenti al genere Rumex e alla famiglia delle Poligonacee, erbacee, perenni, rustiche, spontanee, anche se coltivate, accomunate dal fatto di avere foglie dal sapore acidulo, più o meno marcato, dovuto alla presenza di acido ossalico. Il nome volgare di acetosa o acetosella che a volte si utilizza per qualcuna di queste piante, può ingenerare confusione con altre piante pure caratterizzate dallo stesso sapore acidulo delle foglie, appartenenti al genere Oxalis, e molto più diffuse in Italia rispetto ai Rumex. Trova utilizzo in cucina.
Queste piante richiedono terreno profondo, non umido, senza calcare; amano il clima fresco e sopportano bene posizioni a mezz’ombra, mentre non sono adatte ad esposizioni in pieno sole. Resistono bene al freddo e anche al gelo, sempre che non sia prolungato.

Il terreno va lavorato in autunno, in profondità, e ben sminuzzato; la semina per file distanti 25 cm e con 20 cm di distanza sulla fila, si effettua da marzo a giugno, specie nei climi freddi, ma lo si può anticipare in autunno nelle zone a clima mite.
L’acetosa è una pianta perenne: nel secondo anno fiorisce e va a seme, la qual cosa va evitata eliminando i germogli fiorali al loro apparire, se si vuole continuare la raccolta delle foglie. Se invece si vuole raccogliere il seme, conviene tuttavia farlo solo con le piante migliori e più vigorose, si deve sospendere la raccolta delle foglie e a fine stagione tagliare i fusti con le pannocchie quando sono ben secchi per conservarli, appesi, in luogo asciutto; la germinabilità dei semi dure oltre 5 anni.
L’acetosa è una pianta poco esigente, ma si avvantaggia in modo particolare delle concimazioni azotate. Richiede qualche sarchiatura per eliminare le erbe infestanti e una leggera rincalzatura. Non è molto esigente in fatto di acqua, per cui va annaffiata poco e con moderazione.

Rumex Acetosa: conosciuta come acetosa maggiore, è di gran lunga la specie più nota e più diffusa. La forma delle foglie, la loro acidità, la resistenza alla siccità e la precocità o la lentezza di andare a seme mutano a seconda delle varietà. Tra le più coltivate l’Acetosella di Belleville, adatta anche alla coltura forzata; l’Acetosa di Nosay con foglie ampie e coste rosse; l’Acetosa comune d’Italia, rustica e produttiva, con foglie molto acide.
Rumex acetosella: nota come Acetosa minore, è una specie perenne, invadente, che cresce spontanea nei terreni sabbiosi; i fusti sono gracili e le foglie carnose, appuntite, lanceolate.
Rumex patientia: coltivata soprattutto nei paesi dell’Europa centrale, ricorda lo spinacio e ha un sapore delicatamente acido. È poco esigente e più precoce della sorella Maggiore.
Rumex alpinus: generalmente conosciuto con il nome di rabarbaro alpino, è molto diffuso nelle zone umide alpine e appenniniche.
Rumex scutatus: è comune nei luoghi aridi, sassosi, essendo molto resistente alla siccità. Ha foglie piccole, triangolari e fusti esili, spesso prostrati.


riproduzione: si moltiplica per seme, specie negli appezzamenti di una certa estensione, in autunno se il clima è mite, altrimenti nella primavera, da marzo a giugno; si può anche seminare in semenzaio e successivamente trapiantare le piantine a dimora un mese dopo. Nei piccoli orti, dove è sufficiente qualche cespo di acetosa per il consumo familiare, la riproduzione si effettua per divisione dei cespi, prelevando rosette di foglie inserite sulla radice principale, ma munite di rizoma.
esposizione:
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