conifere sempreverdi e decidue Abete (Abies)
Abete (Abies)

Abete (Abies), genere di 50 specie di conifere sempreverdi appartenenti alla famiglia delle Pinacee che raggiungono con l’età dimensioni notevoli: alcune specie possono superare i 50 m di altezza. Di provenienza diversa, America Settentrionale, Giappone, ecc., sono piante generalmente adattabili ai nostri climi, ma solo l’Abies alba cresce allo stato spontaneo. Nella maggior parte dei casi hanno chioma conica e foglie aghiformi. Dopo la fioritura, generalmente insignificante, producono coni ovali che maturano nell’anno successivo e si disintegrano diffondendo i semi sul terreno.

La maggior parte delle specie richiede un terreno fresco e profondo, non troppo compatto e non eccessivamente alcalino: il terreno deve comunque essere sempre ben drenato e la collocazione non troppo esposta. Le piantine da mettere a dimora devono essere alte almeno una trentina di cm e avere il germoglio principale, quello apicale, sano e ben sviluppato. Il trapianto si esegue in novembre nei terreni sabbiosi, in aprile in quelli umidi e pesanti. Le piantine giovani sono molto più sensibili di quelle adulte agli sbalzi di temperatura e alle gelate tardive, per cui è bene, nel caso non si tratti di un esemplare isolato, fare impianti molto fitti da diradare successivamente. È utile una pacciamatura piuttosto spessa e una somministrazione annuale di concime bilanciato.

Potatura: la regola fondamentale è quella di mantenere solo il germoglio principale. Nel caso si formasse un secondo germoglio di fianco al principale che comunque tende verso l’alto, bisogna recidere il ramo nato da esso a livello del fusto, operazione questa che è preferibile svolgere in primavera.

Parassiti animali: i nemici più temibili sono gli adelgici, in particolare il Cherme. Questo emittero provoca la comparsa di galle sui rametti: all’interno delle galle si trovano decine di insetti allo stadio giovanile, ricoperti di una cera biancastra. I danni sono provocati dalle punture che questi insetti praticano per succhiare la linfa. La lotta consiste nella raccolta manuale delle galle e nell’irrorazione primaverile di gammaesano sulle giovani piante del vivaio.
Parassiti vegetali: la ruggine, alterazione di origine fungina, è piuttosto diffusa, con le foglie, soprattutto ai lati della nervatura, che si coprono di pustole biancastre. La lotta consiste nell’utilizzazione di varietà resistenti e nell’effettuazione di trattamenti con anticrittogamici e nella distruzione degli ospiti secondari posti nelle vicinanze.

Abete (Abies) alba: pianta la cui altezza varia dai 15 a 50 m, con una chioma il cui diametro può raggiungere i 6 m. Largamente utilizzata nella selvicoltura moderna sulle Alpi, sugli Appennini e su tutte le catene montuose dell’emisfero boreale. Le foglie, aghiformi, sono disposte a pettine sui ramoscelli e sono verdi sulla pagina superiore, bianco argentee su quella inferiore. La corteccia è chiara, liscia e bianco cenere negli esemplari giovani, più scura e screpolata nelle piante adulte. I coni sono cilindrici, prima verde chiaro, poi rosso-bruni.
Abete (Abies) balsamea: noto anche come Abete del Canada, occupa un’estesa area dell’America Settentrionale dove viene sfruttato per la produzione del Balsamo del Canada, usato in microscopia e in ottica. In Italia è più diffusa la varietà Hudsonia, un arbusto di circa 1 m di altezza, dalla chioma arrotondata e dal bel fogliame fitto, verde lucido. Altre varietà sono Nana e Prostrata, entrambe a crescita lenta.
Abete (Abies) brcteata: pianta originaria della California, alta circa 15 m, ha chioma conica con cima ristretta, a spirale, e rami bassi pendenti. Le foglie sono cuoiose, spinose all’apice, verde scuro con strisce argentee sulla pagina inferiore.
Abete (Abies) cephalonica: alto 15-20 m, è conosciuto anche come abete greco, ed è una specie adatta alle regioni a clima mite. Ha foglie larghe disposte ad angolo retto rispetto ai rametti.
Abete (Abies) concolor: originario dell’America Settentrionale, dal portamento variabile, raggiunge i 25-50 m di altezza, ed è riconoscibile per i suoi lunghissimi aghi. La varietà Lowiana è più vigorosa della specie tipica ed è caratterizzata da una chioma perfettamente conica e colonnare; la varietà Violacea è più piccola e a crescita lenta.
Abete (Abies) forrestii: originaria della Cina, cresce velocemente, in particolar modo nelle zone a clima freddo e asciutto. Il portamento è eretto e i rami sono ascendenti. Le foglie sono di un bel verde scuro sulla pagina superiore e argento brillante su quella inferiore.
Abete (Abies) grandis: originario della fascia costiera occidentale dell’America Settentrionale dove può raggiungere anche i 90 m di altezza. La chioma, molto robusta, ha forma simmetrica con le foglie con bande argentee sulla pagina inferiore, lucenti e molto decorative. Nonostante il suo aspetto imponente non è adatto alle zone troppo esposte.
Abete (Abies) homolepis: originario del Giappone è adatto alle zone scistose. Pianta molto robusta, ha una chioma dalla forma colonnare e la corteccia di color rosa-marrone che si sfalda in frammenti sottili. I coni, lunghi circa 10 cm, sono color porpora con gocce bianche di resina.
Abete (Abies) koreana: abete di taglia modesta. 7-15 m di altezza, ha piccole foglie di un bel verde scuro brillante. Pur essendo una specie rustica, teme le gelate primaverili. È coltivato in particolar modo per il notevole effetto ornamentale delle sue infiorescenze femminili, cremisi, rosa o verde, che compaiono in maggio.
Abete (Abies) nordmanniana: pianta originaria del Caucaso e dell’Asia Minore, è molto ricercata perché di rapida crescita. Vegeta bene in terreni profondi e in presenza di una certa umidità atmosferica. Il fogliame, molto fitto, è verde intenso, con striature bianche.
Abete (Abies) pinsapo: pianta originaria della Penisola Iberica, cresce bene solo nei climi non troppo freddi. Ha foglie verde chiaro che sono presenti su tutti i lati dei rametti.
Abete (Abies) procera: si tratta di una pianta molto resistente, adatta alle alte quote, ed è molto ornamentale grazie al fitto fogliame lucente blu-grigio, che in alcune varietà assume riflessi argentei. I coni, giallo-marrone, sono lunghi 15-25 cm e sono coperti da squame acuminate rivolte verso l’alto.


riproduzione: la semina è il sistema più usato, del resto la maggior parte delle specie si dissemina spontaneamente con estrema facilità. Si semina in letto freddo nel mese di febbraio o all’inizio di marzo. La piantina che germoglia è generalmente molto piccola e non supera i 2-3 cm di altezza nel primo anno, e non cresce più di 2-3 cm nel secondo. Dopo il decimo anno, la crescita ha una notevole accelerata. Il semenzaio deve essere coperto durante la stagione estiva con frasche o latro materiale analogo per ombreggiare le piantine. Dopo 2-3 anni si possono ripicchettare. La messa a dimora definitiva avviene 3-4 anni dopo il trapianto.
esposizione:
fioritura: primavera




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Disanthus

Disanthus, comprende una sola specie arbustiva, rustica, a foglie decidue, originaria del Giappone. Si coltiva soprattutto per il fogliame che in autunno assume colori spettacolari.
Questo arbusto non tollera i terreni ........

Mimulus (Mimolo)

Mimulus Mimolo, genere di 100 specie di piante erbacee, perenni ed annuali, moderatamente rustiche. Allo stato spontaneo queste piante crescono nei terreni paludosi, sebbene si possano anche coltivare in tutti i terreni ........

Robìnia (Robinia)
La Robìnia (Robinia) , originaria degli Stati Uniti e messico, comprende circa 20 specie ed è uan albero o arbusto a foglia caduca, rustico e fiorifero molto ornamentale.
Le foglie sono composte, ........

Malcolmia

Malcolmia, genere di 35 specie di piante erbacee, per la maggior parte annuali. La specie descritta può essere impiegata nel primo piano delle bordure e nei giardini rocciosi.
Può essere coltivara in qualsiasi terreno ........

Cistus (Cisto)

Cistus (Cisto), genere di circa 20 specie di arbusti  sempreverdi, diffusi allo stato spontaneo nelle regioni mediterranee. Si tratta di piante molto ornamentali, con fiori semplici, simili a quelli delle rose selvatiche, ........

 

Ricetta del giorno
Mezze maniche al forno gratinate con mozzarella di bufala e zucchine
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Fritillaria

La Fritillaria è una pianta bulbosa, rustica, spontanea nelle zone temperate dell'emisfero boreale quali Asia Minore, Asia centro-occidentale, Caucaso, Turchia, Europa settentrionale e perfino Siberia, e ........

Lagurus

Lagurus, genere comprendente una sola specie annuale, rustica, molto ornamentale, adatta per le bordure miste. Le infiorescenze possono esere seccate e impiegate per la preparazione di decorazioni floreali invernali.
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Andromeda

Andromeda, genere di 2 specie di arbusti sempreverdi, di taglia ridotta, con foglie piccole e strette e fiori minuscoli, riuniti in ombrelle terminali. Sono piante rustiche, adatte per le bordure arbustive e per il giardino ........

Raoulia

Raoulia, genere di 25 specie di piante erbacee, sempreverdi, perenni, rustiche e semirustiche, adatte per coprire il terreno nei giardini rocciosi. Ad eccezzione della A. eximia, le specie descritte sono rustiche, tranne ........

Leontopodium

Leontopodium, genere di 30 specie di piante erbacee, perenni e rustiche. La specie descritta cresce bene nei terreni calcarei, si moltiplica per seme ed è adatta per il giardino alpino. Può essere coltivata anche nei giardini ........


conifere sempreverdi e decidue Abete (Abies)
Abete (Abies)

Abete (Abies), genere di 50 specie di conifere sempreverdi appartenenti alla famiglia delle Pinacee che raggiungono con l’età dimensioni notevoli: alcune specie possono superare i 50 m di altezza. Di provenienza diversa, America Settentrionale, Giappone, ecc., sono piante generalmente adattabili ai nostri climi, ma solo l’Abies alba cresce allo stato spontaneo. Nella maggior parte dei casi hanno chioma conica e foglie aghiformi. Dopo la fioritura, generalmente insignificante, producono coni ovali che maturano nell’anno successivo e si disintegrano diffondendo i semi sul terreno.

La maggior parte delle specie richiede un terreno fresco e profondo, non troppo compatto e non eccessivamente alcalino: il terreno deve comunque essere sempre ben drenato e la collocazione non troppo esposta. Le piantine da mettere a dimora devono essere alte almeno una trentina di cm e avere il germoglio principale, quello apicale, sano e ben sviluppato. Il trapianto si esegue in novembre nei terreni sabbiosi, in aprile in quelli umidi e pesanti. Le piantine giovani sono molto più sensibili di quelle adulte agli sbalzi di temperatura e alle gelate tardive, per cui è bene, nel caso non si tratti di un esemplare isolato, fare impianti molto fitti da diradare successivamente. È utile una pacciamatura piuttosto spessa e una somministrazione annuale di concime bilanciato.

Potatura: la regola fondamentale è quella di mantenere solo il germoglio principale. Nel caso si formasse un secondo germoglio di fianco al principale che comunque tende verso l’alto, bisogna recidere il ramo nato da esso a livello del fusto, operazione questa che è preferibile svolgere in primavera.

Parassiti animali: i nemici più temibili sono gli adelgici, in particolare il Cherme. Questo emittero provoca la comparsa di galle sui rametti: all’interno delle galle si trovano decine di insetti allo stadio giovanile, ricoperti di una cera biancastra. I danni sono provocati dalle punture che questi insetti praticano per succhiare la linfa. La lotta consiste nella raccolta manuale delle galle e nell’irrorazione primaverile di gammaesano sulle giovani piante del vivaio.
Parassiti vegetali: la ruggine, alterazione di origine fungina, è piuttosto diffusa, con le foglie, soprattutto ai lati della nervatura, che si coprono di pustole biancastre. La lotta consiste nell’utilizzazione di varietà resistenti e nell’effettuazione di trattamenti con anticrittogamici e nella distruzione degli ospiti secondari posti nelle vicinanze.

Abete (Abies) alba: pianta la cui altezza varia dai 15 a 50 m, con una chioma il cui diametro può raggiungere i 6 m. Largamente utilizzata nella selvicoltura moderna sulle Alpi, sugli Appennini e su tutte le catene montuose dell’emisfero boreale. Le foglie, aghiformi, sono disposte a pettine sui ramoscelli e sono verdi sulla pagina superiore, bianco argentee su quella inferiore. La corteccia è chiara, liscia e bianco cenere negli esemplari giovani, più scura e screpolata nelle piante adulte. I coni sono cilindrici, prima verde chiaro, poi rosso-bruni.
Abete (Abies) balsamea: noto anche come Abete del Canada, occupa un’estesa area dell’America Settentrionale dove viene sfruttato per la produzione del Balsamo del Canada, usato in microscopia e in ottica. In Italia è più diffusa la varietà Hudsonia, un arbusto di circa 1 m di altezza, dalla chioma arrotondata e dal bel fogliame fitto, verde lucido. Altre varietà sono Nana e Prostrata, entrambe a crescita lenta.
Abete (Abies) brcteata: pianta originaria della California, alta circa 15 m, ha chioma conica con cima ristretta, a spirale, e rami bassi pendenti. Le foglie sono cuoiose, spinose all’apice, verde scuro con strisce argentee sulla pagina inferiore.
Abete (Abies) cephalonica: alto 15-20 m, è conosciuto anche come abete greco, ed è una specie adatta alle regioni a clima mite. Ha foglie larghe disposte ad angolo retto rispetto ai rametti.
Abete (Abies) concolor: originario dell’America Settentrionale, dal portamento variabile, raggiunge i 25-50 m di altezza, ed è riconoscibile per i suoi lunghissimi aghi. La varietà Lowiana è più vigorosa della specie tipica ed è caratterizzata da una chioma perfettamente conica e colonnare; la varietà Violacea è più piccola e a crescita lenta.
Abete (Abies) forrestii: originaria della Cina, cresce velocemente, in particolar modo nelle zone a clima freddo e asciutto. Il portamento è eretto e i rami sono ascendenti. Le foglie sono di un bel verde scuro sulla pagina superiore e argento brillante su quella inferiore.
Abete (Abies) grandis: originario della fascia costiera occidentale dell’America Settentrionale dove può raggiungere anche i 90 m di altezza. La chioma, molto robusta, ha forma simmetrica con le foglie con bande argentee sulla pagina inferiore, lucenti e molto decorative. Nonostante il suo aspetto imponente non è adatto alle zone troppo esposte.
Abete (Abies) homolepis: originario del Giappone è adatto alle zone scistose. Pianta molto robusta, ha una chioma dalla forma colonnare e la corteccia di color rosa-marrone che si sfalda in frammenti sottili. I coni, lunghi circa 10 cm, sono color porpora con gocce bianche di resina.
Abete (Abies) koreana: abete di taglia modesta. 7-15 m di altezza, ha piccole foglie di un bel verde scuro brillante. Pur essendo una specie rustica, teme le gelate primaverili. È coltivato in particolar modo per il notevole effetto ornamentale delle sue infiorescenze femminili, cremisi, rosa o verde, che compaiono in maggio.
Abete (Abies) nordmanniana: pianta originaria del Caucaso e dell’Asia Minore, è molto ricercata perché di rapida crescita. Vegeta bene in terreni profondi e in presenza di una certa umidità atmosferica. Il fogliame, molto fitto, è verde intenso, con striature bianche.
Abete (Abies) pinsapo: pianta originaria della Penisola Iberica, cresce bene solo nei climi non troppo freddi. Ha foglie verde chiaro che sono presenti su tutti i lati dei rametti.
Abete (Abies) procera: si tratta di una pianta molto resistente, adatta alle alte quote, ed è molto ornamentale grazie al fitto fogliame lucente blu-grigio, che in alcune varietà assume riflessi argentei. I coni, giallo-marrone, sono lunghi 15-25 cm e sono coperti da squame acuminate rivolte verso l’alto.


riproduzione: la semina è il sistema più usato, del resto la maggior parte delle specie si dissemina spontaneamente con estrema facilità. Si semina in letto freddo nel mese di febbraio o all’inizio di marzo. La piantina che germoglia è generalmente molto piccola e non supera i 2-3 cm di altezza nel primo anno, e non cresce più di 2-3 cm nel secondo. Dopo il decimo anno, la crescita ha una notevole accelerata. Il semenzaio deve essere coperto durante la stagione estiva con frasche o latro materiale analogo per ombreggiare le piantine. Dopo 2-3 anni si possono ripicchettare. La messa a dimora definitiva avviene 3-4 anni dopo il trapianto.
esposizione:
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