erbacee bulbose Ciclamino (Cyclamen)
Ciclamino (Cyclamen)

Il Ciclamino, originario del bacino del mediterraneo e dell'Europa meridionale, comprende circa 15 specie ed è una pianticella erbacea, a darice bulbosa, non più alta di 15 cm. E' una pianta  che cresce allo stato spontaneo in tutti i Paesi che si affacciano sul  bacino del Mediterraneo, ed anche in Paesi molto lontani come la Somalia e l'Iran.
Il Ciclamino ha una particolare caratteristica: è una pianta velenosa. Nel tubero del ciclamino è presente un glicoside chiamato ciclamina, velenoso per l'uomo, ma non per alcuni animali.
Il tubero ha una forma tondeggiante e schiacciata, di colore nerastro, dal quale si originano le foglie e i fiori. Le foglie sono cuoriformi, carnose, dai margini interi o crenati, e dotate di un lungo picciolo; lo stelo fiorale è eretto e molto lungo, anche più delle foglie, mentre i fiori sono solitari e pendenti. Si trova allo stato spontaneo anche nei nostri boschi. Infatti il Ciclamino trova le migliori condizioni di sviluppo in un ambiente dove il substrato sia ricco di humus e sempre fresco. Inoltre richiede un esposizione indiretta alla luce solare, ovvero i raggi del sole non devono raggiungere la pianta direttamente. Queste sono tutte condizioni che riscotriamo in luoghi boscosi.
Si utilizza anche nei giardino rocciosi e per la coltura in cassette, sui balconi in terra di bosco, oppure in terra normale da giardino mista a 1/3 di terra di castagno e a 1/3 di sabbia, in piena ombra o mezz'ombra. Gli ibridi di Cyclamen persicum sono utilizzati come piante da appartamento.
La coltivazione del Ciclamino: le notizie che seguono sono relative al Ciclamino persicum, in quanto per le altre specie spontanee nel nostro paese basta solo: ombra, terra di bosco e la giusta umidità; al resto penserà da solo.
Le piante di Ciclamino persicum, soprattutto nell'estate successiva a quella della semina, devono essere protette dai raggi del sole e dalle temperature estive eccessive. Essendo una pianta tipica del sottobosco, non vuole la luce diretta e neppure temperature troppo elevate, ma comunque devono essere collocate in luoghi luminosi. Durante la stagione invernale il terriccio, nel quale sono piantati i nostri Ciclamini, deve essere sempre tenuto fresco con scarso apporto di acqua. Ma durante la stagione primaverile-estiva le annaffiature devono essere ripetute più volte durante il giorno, anche per 3-4 volte, per evitare che il terriccio si asciughi. A metà ottobre cominciano a comparire i primi boccioli fiorali ed i primi fiori. Bisogna tener presente che si può influenzare il periodo di fioritura con la temperatura ambientale. Sarà ritardata da una temperatura più basse e anticipata da una più alta.
In un  appartamento, la prima precauzione da prendere è quella di tenere la pianta a debita distanza da fonti di calore; se la temperatura fosse eccessivamente alta, si avrebbe la perdita di umidità, la qual cosa danneggerebbe la pianta. Si può ovviare a questo inconveniente annaffiando la pianta almeno due volte al giorno, con modeste quantità di acqua. Anche l'atmosfera troppo secca potrebbe creare problemi; in questo caso basta versare dell'acqua nei sottovasi, nei quali precedentemente è stato posto uno strato di ghiaia in modo che l'acqua non venga direttamente a contatto con ilvaso; l'acqua, evaporando, ricrea il giusto livello di umidità per la pianta.
terminata la fioritura, bisogna collocare il Ciclamino in un ambiente più fresco di quello domestico e ridurre le annaffiature. Le annaffiature cesseranno del tutto in giugno quando il ciclamino non produrrà più nuove foglie. La coltivazione del Ciclamino riprende verso metà agosto, con l'espianto del tubero dal terriccio nel quale ha vegetato nella precedente stagione e il riposizionamento in un vaso, di 1 cm di diametro più grande del precedente,  riempito con un substrato nuovo e ricco di sostanze organiche. Compiuta questa operazione, devono riprendere abbondanti le annaffiature.. Queste semplici precauzioni ci consentiranno di godere dei nostri ciclamini, anno dopo anno.

Cyclamen neapolitanum: spontaneo in Italia fiorisce in settembre in rosa; numerose le sfumature che vanno dal bianco al rosa carminio. E' una pianta particolarmente rustica e di facile adattabilità.
Cyclamen repandum: spontaneo nel nostro Paese, ha foglie simili a quelle dell'Edera efiorisce in primavera con corolle molto profumate, rosa scuro sfumate in chiaro o in rosa più intenso.
Cyclamen persicum: è una pianta delicata che vivi in piena terra solo in clima tiepido e del quale se ne coltivano gli ibridi come piante d'appartamento. La fioritura normale avviene in primavera, ma può essere forzata in serra e avvenire anche nel periodo natalizio.
riproduzione: Avviene per divisione dei tuberi per le specie spontanee e per seme per le specie d'appartamento. I semi del ciclamino vengono raccolti in estate quando si verifica la maturazione delle capsule. La semina viene effettuata tra agosto e settembre. Per far si che la germinazione avvenga in tempi brevi, è consigliabile tenere i semi in acqua tiepida da un minimo di 10 ore a un massimo di 24 ore. I semi vengono collocati in terrine, precedentemente riempite con un substrato costituito per metà da torba e per l'altra metà da terriccio di foglie. I semi non dovranno essere interrati in profondità, sarà sufficiente ricoprirli leggermente con questo terriccio. I ciclamini che si svilupperanno da quei semi, interrati tra agosto-settembre, fioriranno quattordici-quindici mesi dopo, nel dicembre dell'anno successivo.
esposizione:
fioritura: A seconda della specie in primavera, estate autunno ed inverno.




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erbacee bulbose Ciclamino (Cyclamen)
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Il Ciclamino, originario del bacino del mediterraneo e dell'Europa meridionale, comprende circa 15 specie ed è una pianticella erbacea, a darice bulbosa, non più alta di 15 cm. E' una pianta  che cresce allo stato spontaneo in tutti i Paesi che si affacciano sul  bacino del Mediterraneo, ed anche in Paesi molto lontani come la Somalia e l'Iran.
Il Ciclamino ha una particolare caratteristica: è una pianta velenosa. Nel tubero del ciclamino è presente un glicoside chiamato ciclamina, velenoso per l'uomo, ma non per alcuni animali.
Il tubero ha una forma tondeggiante e schiacciata, di colore nerastro, dal quale si originano le foglie e i fiori. Le foglie sono cuoriformi, carnose, dai margini interi o crenati, e dotate di un lungo picciolo; lo stelo fiorale è eretto e molto lungo, anche più delle foglie, mentre i fiori sono solitari e pendenti. Si trova allo stato spontaneo anche nei nostri boschi. Infatti il Ciclamino trova le migliori condizioni di sviluppo in un ambiente dove il substrato sia ricco di humus e sempre fresco. Inoltre richiede un esposizione indiretta alla luce solare, ovvero i raggi del sole non devono raggiungere la pianta direttamente. Queste sono tutte condizioni che riscotriamo in luoghi boscosi.
Si utilizza anche nei giardino rocciosi e per la coltura in cassette, sui balconi in terra di bosco, oppure in terra normale da giardino mista a 1/3 di terra di castagno e a 1/3 di sabbia, in piena ombra o mezz'ombra. Gli ibridi di Cyclamen persicum sono utilizzati come piante da appartamento.
La coltivazione del Ciclamino: le notizie che seguono sono relative al Ciclamino persicum, in quanto per le altre specie spontanee nel nostro paese basta solo: ombra, terra di bosco e la giusta umidità; al resto penserà da solo.
Le piante di Ciclamino persicum, soprattutto nell'estate successiva a quella della semina, devono essere protette dai raggi del sole e dalle temperature estive eccessive. Essendo una pianta tipica del sottobosco, non vuole la luce diretta e neppure temperature troppo elevate, ma comunque devono essere collocate in luoghi luminosi. Durante la stagione invernale il terriccio, nel quale sono piantati i nostri Ciclamini, deve essere sempre tenuto fresco con scarso apporto di acqua. Ma durante la stagione primaverile-estiva le annaffiature devono essere ripetute più volte durante il giorno, anche per 3-4 volte, per evitare che il terriccio si asciughi. A metà ottobre cominciano a comparire i primi boccioli fiorali ed i primi fiori. Bisogna tener presente che si può influenzare il periodo di fioritura con la temperatura ambientale. Sarà ritardata da una temperatura più basse e anticipata da una più alta.
In un  appartamento, la prima precauzione da prendere è quella di tenere la pianta a debita distanza da fonti di calore; se la temperatura fosse eccessivamente alta, si avrebbe la perdita di umidità, la qual cosa danneggerebbe la pianta. Si può ovviare a questo inconveniente annaffiando la pianta almeno due volte al giorno, con modeste quantità di acqua. Anche l'atmosfera troppo secca potrebbe creare problemi; in questo caso basta versare dell'acqua nei sottovasi, nei quali precedentemente è stato posto uno strato di ghiaia in modo che l'acqua non venga direttamente a contatto con ilvaso; l'acqua, evaporando, ricrea il giusto livello di umidità per la pianta.
terminata la fioritura, bisogna collocare il Ciclamino in un ambiente più fresco di quello domestico e ridurre le annaffiature. Le annaffiature cesseranno del tutto in giugno quando il ciclamino non produrrà più nuove foglie. La coltivazione del Ciclamino riprende verso metà agosto, con l'espianto del tubero dal terriccio nel quale ha vegetato nella precedente stagione e il riposizionamento in un vaso, di 1 cm di diametro più grande del precedente,  riempito con un substrato nuovo e ricco di sostanze organiche. Compiuta questa operazione, devono riprendere abbondanti le annaffiature.. Queste semplici precauzioni ci consentiranno di godere dei nostri ciclamini, anno dopo anno.

Cyclamen neapolitanum: spontaneo in Italia fiorisce in settembre in rosa; numerose le sfumature che vanno dal bianco al rosa carminio. E' una pianta particolarmente rustica e di facile adattabilità.
Cyclamen repandum: spontaneo nel nostro Paese, ha foglie simili a quelle dell'Edera efiorisce in primavera con corolle molto profumate, rosa scuro sfumate in chiaro o in rosa più intenso.
Cyclamen persicum: è una pianta delicata che vivi in piena terra solo in clima tiepido e del quale se ne coltivano gli ibridi come piante d'appartamento. La fioritura normale avviene in primavera, ma può essere forzata in serra e avvenire anche nel periodo natalizio.

riproduzione: Avviene per divisione dei tuberi per le specie spontanee e per seme per le specie d'appartamento. I semi del ciclamino vengono raccolti in estate quando si verifica la maturazione delle capsule. La semina viene effettuata tra agosto e settembre. Per far si che la germinazione avvenga in tempi brevi, è consigliabile tenere i semi in acqua tiepida da un minimo di 10 ore a un massimo di 24 ore. I semi vengono collocati in terrine, precedentemente riempite con un substrato costituito per metà da torba e per l'altra metà da terriccio di foglie. I semi non dovranno essere interrati in profondità, sarà sufficiente ricoprirli leggermente con questo terriccio. I ciclamini che si svilupperanno da quei semi, interrati tra agosto-settembre, fioriranno quattordici-quindici mesi dopo, nel dicembre dell'anno successivo.
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fioritura: A seconda della specie in primavera, estate autunno ed inverno.



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