Lo zucchero bianco è nocivo per la salute, è decisamente da evitare in quanto il processo di raffinazione rende il dolcificante naturale qualcosa di molto diverso da ciò che è in natura, in sostanza un dolce veleno. Estratto dalla canna o dalla barbabietola da zucchero, allo stato naturale è ricco si sostanze nutritive, vitamine e Sali minerali che lo rendono uno degli ingredienti con la maggior concentrazione di sostanza nutritive necessarie alla vita. Questo all’origine, perché dopo il processo di raffinazione, come vedremo più avanti, tutto questo viene eliminato quasi del tutto.
Ed è proprio il processo di raffinazione il maggiore responsabile dalla trasformazione dello zucchero da sostanza indispensabile per l’organismo a sostanza nociva. Venendo privato del suo patrimonio di vitamine e Sali minerali, indispensabili oltre tutto anche per la sua decomposizione e disposizione, ovvero la possibilità di essere utilizzati dall’organismo, vengono prelevate vitamine e Sali minerali da ossa, cartilagini, tendini, muscoli ecc., impoverendo così l’organismo di sostanze indispensabili. Quindi, si potrebbe anche dire, che dove passa lo zucchero raffinato fa danni.
Il problema, come detto in precedenza, è legato al processo di raffinazione al quale lo zucchero naturale viene sottoposto, circa 9 lavaggi chimici, di cui uno effettuato con l’acido solforoso, elemento pericolosissimo per la salute, utilizzato per eliminare il suo originale colore scuro. Successivamente viene sottoposto a cotture e ricotture, viene raffreddato, essiccato e cristallizzato e, come se non bastasse, sottoposto ad un ulteriore processo per eliminare il colore giallognolo utilizzando colorante blu oltremare o blu idantrene, un derivato del petrolio e quindi cancerogeno. Il prodotto finale è una sostanza bianca cristallina, lontanissima parente dello zucchero naturale, che ha conservato solo il potere dolcificante, dopo aver lasciato per strada tutte le altre sostanze indispensabili per la salute dell’organismo.
Il problema principale dello zucchero bianco raffinato è legato alle vitamine del gruppo B, ed in particolare alla vitamina B1. Quanto più zucchero si assume, tanta più vitamina B1 viene sottratta all’organismo necessaria per il processo di metabolizzazione, con conseguenti danni, anche non immediatamente visibili, che però, giorno dopo giorno, cominceranno ad essere sempre più marcati. LA B1 è indispensabile per la decomposizione dell’acido lattico, prodotto della degradazione del glicogeno, e il conseguente e inevitabile suo accumulo nell’organismo, determina danni all’attività cerebrale e cardiaca. Inoltre, la B1 regola lo scambio dell’insulina nell’organismo e, se carente, è causa di diabete.
Inoltre, una carenza di vitamina B1 determina un deficit nell’economia del fosforo, minerale fondamentale nei processi metabolici, oltre ad un insufficiente trattamento del glucosio, con conseguente insorgenza di malattie cardiache croniche. E ancora, la B1 regola lo scambio dell’albumina e una sua carenza determina un innalzamento degli stadi preliminari dell’acido urico, con conseguente aumento del rischio di contrarre malattie degenerative come la gotta, artrite e altre ancora. La lista dei guai derivati da una carenza di vitamina B1 è ancora lunga, per cui basti pensare a quelle che sono le patologie o i quadri morbosi ad essa legati.
Stanchezza, insonnia, disturbi del ritmo del sonno, depressione, cefalea, sudorazione facile ed eccessiva, crampi muscolari, inappetenza, bulimia, stitichezza, disturbi cardiaci e circolatori, anemia e tante altre ancora. Senza contare poi i rischi cui viene esposto un feto in gravidanza, e senza nemmeno dimenticarsi che l’assunzione di 50 gr di zucchero raffinato al giorno condiziona pesantemente la capacità fagocitaria, ovvero di distruggere gli agenti patogeni, dei globuli bianchi che si riduce di oltre il 70%, con conseguente diminuzione della capacità del sistema immunitario di combattere le infezioni. Un sistema immunitario indebolito espone l’organismo ad una serie infinita di gravi patologie, cancro compreso tanto per fare un esempio, per cui è necessario riflettere sull’utilizzo indiscriminato dello zucchero. Tutto questo per colpa di quella sostanza bianca, zuccherina,
ma insidiosissima che si assume con troppa superficialità in troppe
occasioni.
L’alternativa è rappresentata dallo zucchero di canna integrale non raffinato, miele, sciroppo d’acero e succo di agave.
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Ed è proprio il processo di raffinazione il maggiore responsabile dalla trasformazione dello zucchero da sostanza indispensabile per l’organismo a sostanza nociva. Venendo privato del suo patrimonio di vitamine e Sali minerali, indispensabili oltre tutto anche per la sua decomposizione e disposizione, ovvero la possibilità di essere utilizzati dall’organismo, vengono prelevate vitamine e Sali minerali da ossa, cartilagini, tendini, muscoli ecc., impoverendo così l’organismo di sostanze indispensabili. Quindi, si potrebbe anche dire, che dove passa lo zucchero raffinato fa danni.
Il problema, come detto in precedenza, è legato al processo di raffinazione al quale lo zucchero naturale viene sottoposto, circa 9 lavaggi chimici, di cui uno effettuato con l’acido solforoso, elemento pericolosissimo per la salute, utilizzato per eliminare il suo originale colore scuro. Successivamente viene sottoposto a cotture e ricotture, viene raffreddato, essiccato e cristallizzato e, come se non bastasse, sottoposto ad un ulteriore processo per eliminare il colore giallognolo utilizzando colorante blu oltremare o blu idantrene, un derivato del petrolio e quindi cancerogeno. Il prodotto finale è una sostanza bianca cristallina, lontanissima parente dello zucchero naturale, che ha conservato solo il potere dolcificante, dopo aver lasciato per strada tutte le altre sostanze indispensabili per la salute dell’organismo.
Il problema principale dello zucchero bianco raffinato è legato alle vitamine del gruppo B, ed in particolare alla vitamina B1. Quanto più zucchero si assume, tanta più vitamina B1 viene sottratta all’organismo necessaria per il processo di metabolizzazione, con conseguenti danni, anche non immediatamente visibili, che però, giorno dopo giorno, cominceranno ad essere sempre più marcati. LA B1 è indispensabile per la decomposizione dell’acido lattico, prodotto della degradazione del glicogeno, e il conseguente e inevitabile suo accumulo nell’organismo, determina danni all’attività cerebrale e cardiaca. Inoltre, la B1 regola lo scambio dell’insulina nell’organismo e, se carente, è causa di diabete.
Inoltre, una carenza di vitamina B1 determina un deficit nell’economia del fosforo, minerale fondamentale nei processi metabolici, oltre ad un insufficiente trattamento del glucosio, con conseguente insorgenza di malattie cardiache croniche. E ancora, la B1 regola lo scambio dell’albumina e una sua carenza determina un innalzamento degli stadi preliminari dell’acido urico, con conseguente aumento del rischio di contrarre malattie degenerative come la gotta, artrite e altre ancora. La lista dei guai derivati da una carenza di vitamina B1 è ancora lunga, per cui basti pensare a quelle che sono le patologie o i quadri morbosi ad essa legati.
Stanchezza, insonnia, disturbi del ritmo del sonno, depressione, cefalea, sudorazione facile ed eccessiva, crampi muscolari, inappetenza, bulimia, stitichezza, disturbi cardiaci e circolatori, anemia e tante altre ancora. Senza contare poi i rischi cui viene esposto un feto in gravidanza, e senza nemmeno dimenticarsi che l’assunzione di 50 gr di zucchero raffinato al giorno condiziona pesantemente la capacità fagocitaria, ovvero di distruggere gli agenti patogeni, dei globuli bianchi che si riduce di oltre il 70%, con conseguente diminuzione della capacità del sistema immunitario di combattere le infezioni. Un sistema immunitario indebolito espone l’organismo ad una serie infinita di gravi patologie, cancro compreso tanto per fare un esempio, per cui è necessario riflettere sull’utilizzo indiscriminato dello zucchero. Tutto questo per colpa di quella sostanza bianca, zuccherina,
ma insidiosissima che si assume con troppa superficialità in troppe
occasioni.
L’alternativa è rappresentata dallo zucchero di canna integrale non raffinato, miele, sciroppo d’acero e succo di agave.
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