Articolo Elettricità Sicurezza
Elettricità, pericoli e precauzioni freccegiovedì 17 marzo 2016      


Elettricità, quali sono i pericoli ed essa collegati e le precauzioni da adottare per evitare di incorrere in incidenti che possono anche essere assai gravi. La corrente elettrica, ormai fondamentale per la vita di tutti i giorni, può diventare molto pericolosa se non è affrontata con rispetto, si potrebbe dire. Oggi, grazie agli strumenti e ai materiali disponibili il rischio è ridotto al minimo, ma comunque è importante educarsi alla prevenzione e seguire scrupolosamente gli accorgimenti necessari per evitare spiacevoli incidenti.

Quando la corrente elettrica attraversa il corpo umano, i danni conseguenti dipendono dalla durata e dall’intensità. Si ha il fenomeno della tetanizzazione quando i muscoli rimangono contratti fino al cessare del passaggio della corrente elettrica. Se questa è particolarmente elevata, si può verificare anche un arresto respiratorio, inoltre, generando un inteso calore, può anche provocare delle ustioni.

In base al valore della corrente e alla durata del fenomeno si considerano quattro livelli di pericolosità:

  • la corrente elettrica non viene percepita;
  • la corrente elettrica viene percepita senza effetti dannosi;
  • compaiono principi di tetanizzazione, disturbi al cuore, aumento della pressione sanguigna e difficoltà nella respirazione;
  • al quarto livello si arriva alla fibrillazione ventricolare e alle ustioni.

L’impianto di terra. Si può osservare che tra i due fili, di fase e neutro, di una presa o di una spina c’è normalmente un cavo di colore giallo-verde. Questo conduttore fa capo ad un dispersore, solitamente un picchetto in acciaio conficcato nel terreno, quindi a potenziale zero. Si tratta del circuito di terra che, se abbinato ad un interruttore differenziale, come dovrebbe essere di norma, forma un buon sistema di protezione, perché scarica a terra le eventuali correnti dovute alla presenza di tensione, ad esempio sulla superficie metallica degli elettrodomestici a seguito di un guasto.

Ovviamente non bisogna toccare un oggetto conduttore che a seguito di una anomalia si trova ad avere potenziale diverso da zero. Se, sempre facendo un esempio, dovesse cedere l’isolamento del circuito elettrico di una lavatrice, l’intera parte metallica dell’elettrodomestico si potrebbe portare ad essere attraversata da 220 volt. Da questi pericoli ci si protegge collegando la lavatrice, così come del resto tutti gli altri elettrodomestici e altro, ad un corpo che è costantemente a potenziale zero, in questo caso la terra e il picchetto in essa conficcato.

Il collegamento di terra provoca, in caso di guasto, una circolazione della  corrente dall’elettrodomestico verso terra, corrente che viene rilevata dall’interruttore differenziale, il così detto salvavita, il quale scatta e interrompe l’erogazione di energia elettrica. Normalmente le apparecchiature elettriche domestiche vengono collegate a terra tramite il foro centrale delle prese, sempre che ovviamente esista un impianto di terra, oltre tutto fatto a norma.
Per soccorrere una persona folgorata dalla corrente elettrica le prime cosa da fare sono:

  • staccare l’interruttore generale;
  • isolare la vittima dal conduttore utilizzando un materiale isolante;
  • non toccare la persona folgorata se non si è certi di aver tolto la corrente altrimenti si verrebbe folgorati a propria volta;
  • chiamare subito il soccorso medico ed eventualmente praticare il massaggio cardiaco.

Per la sicurezza della casa è necessario avere sempre a mente questi consigli, e ovviamente metterli in atto:

  • gli impianti devono essere conformi, ovvero a norma, e la manutenzione deve essere periodica;
  • disinserire sempre la spina di un apparecchio elettrico prima di effettuarvi una manutenzione o riparazione;
  • togliere la corrente con l’interruttore generale prima di un qualsiasi tipo di intervento;
  • non perforare con il trapano o con altro strumento una parete se non si è a conoscenza di dove sono dislocati i cavi e le prese, all’occorrenza si può utilizzare un apposito strumento per rilevarli;
  • non toccare mai un apparecchio elettrico con mani e/o piedi bagnati;
  • non ostruire le griglie di areazione di un apparecchio elettrico;
  • per scollegare gli apparecchi dalle prese non farlo mai tirando semplicemente il cavo;
  • sostituire sempre interruttori rotti, prese danneggiate e cavi o fili non perfettamente isolati;
  • coprire le prese con gli appositi copripresa di plastica in presenza di bambini nell’abitazione:
  • l’impianto di messa a terra e il salvavita non sono un optional, sono assolutamente strumenti indispensabili, previsti inoltre dalle norme vigenti oltre che dalle elementari norme di sicurezza.
©  RIPRODUZIONE RISERVATA

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Quando la corrente elettrica attraversa il corpo umano, i danni conseguenti dipendono dalla durata e dall’intensità. Si ha il fenomeno della tetanizzazione quando i muscoli rimangono contratti fino al cessare del passaggio della corrente elettrica. Se questa è particolarmente elevata, si può verificare anche un arresto respiratorio, inoltre, generando un inteso calore, può anche provocare delle ustioni.

In base al valore della corrente e alla durata del fenomeno si considerano quattro livelli di pericolosità:

  • la corrente elettrica non viene percepita;
  • la corrente elettrica viene percepita senza effetti dannosi;
  • compaiono principi di tetanizzazione, disturbi al cuore, aumento della pressione sanguigna e difficoltà nella respirazione;
  • al quarto livello si arriva alla fibrillazione ventricolare e alle ustioni.

L’impianto di terra. Si può osservare che tra i due fili, di fase e neutro, di una presa o di una spina c’è normalmente un cavo di colore giallo-verde. Questo conduttore fa capo ad un dispersore, solitamente un picchetto in acciaio conficcato nel terreno, quindi a potenziale zero. Si tratta del circuito di terra che, se abbinato ad un interruttore differenziale, come dovrebbe essere di norma, forma un buon sistema di protezione, perché scarica a terra le eventuali correnti dovute alla presenza di tensione, ad esempio sulla superficie metallica degli elettrodomestici a seguito di un guasto.

Ovviamente non bisogna toccare un oggetto conduttore che a seguito di una anomalia si trova ad avere potenziale diverso da zero. Se, sempre facendo un esempio, dovesse cedere l’isolamento del circuito elettrico di una lavatrice, l’intera parte metallica dell’elettrodomestico si potrebbe portare ad essere attraversata da 220 volt. Da questi pericoli ci si protegge collegando la lavatrice, così come del resto tutti gli altri elettrodomestici e altro, ad un corpo che è costantemente a potenziale zero, in questo caso la terra e il picchetto in essa conficcato.

Il collegamento di terra provoca, in caso di guasto, una circolazione della  corrente dall’elettrodomestico verso terra, corrente che viene rilevata dall’interruttore differenziale, il così detto salvavita, il quale scatta e interrompe l’erogazione di energia elettrica. Normalmente le apparecchiature elettriche domestiche vengono collegate a terra tramite il foro centrale delle prese, sempre che ovviamente esista un impianto di terra, oltre tutto fatto a norma.
Per soccorrere una persona folgorata dalla corrente elettrica le prime cosa da fare sono:

  • staccare l’interruttore generale;
  • isolare la vittima dal conduttore utilizzando un materiale isolante;
  • non toccare la persona folgorata se non si è certi di aver tolto la corrente altrimenti si verrebbe folgorati a propria volta;
  • chiamare subito il soccorso medico ed eventualmente praticare il massaggio cardiaco.

Per la sicurezza della casa è necessario avere sempre a mente questi consigli, e ovviamente metterli in atto:

  • gli impianti devono essere conformi, ovvero a norma, e la manutenzione deve essere periodica;
  • disinserire sempre la spina di un apparecchio elettrico prima di effettuarvi una manutenzione o riparazione;
  • togliere la corrente con l’interruttore generale prima di un qualsiasi tipo di intervento;
  • non perforare con il trapano o con altro strumento una parete se non si è a conoscenza di dove sono dislocati i cavi e le prese, all’occorrenza si può utilizzare un apposito strumento per rilevarli;
  • non toccare mai un apparecchio elettrico con mani e/o piedi bagnati;
  • non ostruire le griglie di areazione di un apparecchio elettrico;
  • per scollegare gli apparecchi dalle prese non farlo mai tirando semplicemente il cavo;
  • sostituire sempre interruttori rotti, prese danneggiate e cavi o fili non perfettamente isolati;
  • coprire le prese con gli appositi copripresa di plastica in presenza di bambini nell’abitazione:
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