Articolo Riscaldamento Camini
La canna fumaria freccemercoledì 27 giugno 2012      


Il compito della canna fumaria è quello di convogliare all’esterno i fumi per effetto del tiraggio. D’altra parte il buon tiraggio dl camino dipende principalmente dall’efficienza della canna fumaria stessa e dal suo dimensionamento che  va calcolato anche in funzione della sua lunghezza.  Per attenersi alle norme previste dalle disposizioni vigenti, è necessario ricorrere per lo più all’aiuto di un tecnico specializzato quando si deve realizzare una canna fumaria per lo smaltimento dei fumi di un camino o di una stufa, tuttavia se si conosce la normativa e se si hanno delle capacità oggettive che vanno un po’ oltre quelle di un semplice fai-da-te, ci si può cimentare anche in completa autonomia.

Eliminazione dei fumi
I prodotto derivati dalla combustione è noto che tendono a salire verso l’alto, essendo appunto più leggeri dell’aria grazie alla loro temperatura più elevata rispetto a quella ambientale. Per questo motivo si determina un effetto di depressione che richiama all’interno del camino, l’aria circostante il focolare che, alimentando la combustione, crea una colonna ascensionale.  Tuttavia, vi sono una serie di fattori che potrebbero ostacolare l’eliminazione dei fumi, quali una sezione della canna fumaria insufficiente o non circolare, condizioni che limitano l’ottimizzazione della dispersione dei fumi.
Una canna fumaria, anche se sono da preferirsi quelle a sezione circolare, può essere realizzata anche a sezione quadrata o rettangolare, purché i lati non si differenzino tra di loro di più di 2/3. Oltre ad essere ovviamente di una adeguata sezione.

Materiali
Per realizzare le canne fumarie dei camini vanno sempre utilizzati materiali refrattari, che siano quindi resistenti alle alte temperature e questo vale non solo per i mattoni o i conglomerati cementizi utilizzati, ma anche per le malte, cemento e qualunque altro materiale sigillante impiegato, e inoltre devono essere perfettamente impermeabili ai gas.
Se collocata all’esterno dell’abitazione, deve essere rivestita adeguatamente in modo da ostacolare il raffreddamento dei fumi, altrimenti verrebbe, in un certo senso, ad incepparsi il meccanismo che tende a potare i fumi verso l’alto con conseguente ritorno di questi all’interno dei locali dell’abitazione. Verranno pertanto utilizzati elementi prefabbricati vibrocompressi in conglomerato cementizio che formano una sorta di intercapedine piena d’aria che funge da isolante. In caso di canne fumarie realizzate in elementi  in acciaio, questi devono essere rivestiti in modo da essere isolati dalle temperature esterne.

Una notazione importante, anche se probabilmente scontata, è l’assoluta messa la bando degli elementi prefabbricati in eternit che, vietati dalla legge e non più in produzione da anni perché cancerogeni, non sono nemmeno più reperibili sul mercato.

Struttura
La canna fumaria deve essere autoportante e dovrebbe oltre tutto essere autonoma rispetto alla parete alla quale è a contatto. Non deve inoltre presentare strozzature, gomiti o variazioni di sezione e tampoco deve essere in comunicazione con altre canne fumarie. 
La parte terminale deve poi essere ad un’altezza superiore a quella degli edifici circostanti. In caso di raccordo con una canna fumaria in muratura sono da preferirsi i tubi flessibili in acciaio inox a sezione circolare, facendo inoltre attenzione ad evitare strozzature o inclinazioni superiori ai 45° rispetto alla verticale.

Misura
La lunghezza della canna fumaria determina il corretto funzionamento del tiraggio, dato che questo aumenta in ragione della radice quadrata dell’altezza della canna stessa. Una sezione troppo grande, quindi in sostanza sovradimensionata, determinerebbe un aumento della superficie di raffreddamento verso l’esterno, con inevitabile abbassamento della temperatura dei fumi, circostanza che potrebbe provocare il rallentamento della velocità di uscite dei fumi stessi con conseguente  fuoriuscita nell’ambiente.

Di contro, una sezione insufficiente avrebbe come risultato di ritrovarsi con la stanza invasa dai fumi.  Per calcolare quindi la sezione adatta è necessario tener presente che aumentando l’altezza sul livello del mare dovrà necessariamente aumentare anche la sezione della canna. Con l’aumento della lunghezza complessiva della canna fumaria poi,  dovrà diminuire anche la sezione della canna stessa che, inoltre, dovrà essere compatibile con la potenza del camino.
Per il corretto dimensionamento di una canna fumaria, inoltre, quindi sezione, forma, lunghezza e posa in opera, è necessario fare riferimento alle norme UNI 7129, UNI 9615, UNI 10640, UNI 10641 e alla legge 615/66.

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Eliminazione dei fumi
I prodotto derivati dalla combustione è noto che tendono a salire verso l’alto, essendo appunto più leggeri dell’aria grazie alla loro temperatura più elevata rispetto a quella ambientale. Per questo motivo si determina un effetto di depressione che richiama all’interno del camino, l’aria circostante il focolare che, alimentando la combustione, crea una colonna ascensionale.  Tuttavia, vi sono una serie di fattori che potrebbero ostacolare l’eliminazione dei fumi, quali una sezione della canna fumaria insufficiente o non circolare, condizioni che limitano l’ottimizzazione della dispersione dei fumi.
Una canna fumaria, anche se sono da preferirsi quelle a sezione circolare, può essere realizzata anche a sezione quadrata o rettangolare, purché i lati non si differenzino tra di loro di più di 2/3. Oltre ad essere ovviamente di una adeguata sezione.

Materiali
Per realizzare le canne fumarie dei camini vanno sempre utilizzati materiali refrattari, che siano quindi resistenti alle alte temperature e questo vale non solo per i mattoni o i conglomerati cementizi utilizzati, ma anche per le malte, cemento e qualunque altro materiale sigillante impiegato, e inoltre devono essere perfettamente impermeabili ai gas.
Se collocata all’esterno dell’abitazione, deve essere rivestita adeguatamente in modo da ostacolare il raffreddamento dei fumi, altrimenti verrebbe, in un certo senso, ad incepparsi il meccanismo che tende a potare i fumi verso l’alto con conseguente ritorno di questi all’interno dei locali dell’abitazione. Verranno pertanto utilizzati elementi prefabbricati vibrocompressi in conglomerato cementizio che formano una sorta di intercapedine piena d’aria che funge da isolante. In caso di canne fumarie realizzate in elementi  in acciaio, questi devono essere rivestiti in modo da essere isolati dalle temperature esterne.

Una notazione importante, anche se probabilmente scontata, è l’assoluta messa la bando degli elementi prefabbricati in eternit che, vietati dalla legge e non più in produzione da anni perché cancerogeni, non sono nemmeno più reperibili sul mercato.

Struttura
La canna fumaria deve essere autoportante e dovrebbe oltre tutto essere autonoma rispetto alla parete alla quale è a contatto. Non deve inoltre presentare strozzature, gomiti o variazioni di sezione e tampoco deve essere in comunicazione con altre canne fumarie. 
La parte terminale deve poi essere ad un’altezza superiore a quella degli edifici circostanti. In caso di raccordo con una canna fumaria in muratura sono da preferirsi i tubi flessibili in acciaio inox a sezione circolare, facendo inoltre attenzione ad evitare strozzature o inclinazioni superiori ai 45° rispetto alla verticale.

Misura
La lunghezza della canna fumaria determina il corretto funzionamento del tiraggio, dato che questo aumenta in ragione della radice quadrata dell’altezza della canna stessa. Una sezione troppo grande, quindi in sostanza sovradimensionata, determinerebbe un aumento della superficie di raffreddamento verso l’esterno, con inevitabile abbassamento della temperatura dei fumi, circostanza che potrebbe provocare il rallentamento della velocità di uscite dei fumi stessi con conseguente  fuoriuscita nell’ambiente.

Di contro, una sezione insufficiente avrebbe come risultato di ritrovarsi con la stanza invasa dai fumi.  Per calcolare quindi la sezione adatta è necessario tener presente che aumentando l’altezza sul livello del mare dovrà necessariamente aumentare anche la sezione della canna. Con l’aumento della lunghezza complessiva della canna fumaria poi,  dovrà diminuire anche la sezione della canna stessa che, inoltre, dovrà essere compatibile con la potenza del camino.
Per il corretto dimensionamento di una canna fumaria, inoltre, quindi sezione, forma, lunghezza e posa in opera, è necessario fare riferimento alle norme UNI 7129, UNI 9615, UNI 10640, UNI 10641 e alla legge 615/66.

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