Il colesterolo, il principale nemico delle arterie e, quindi, del cuore. Per tenerlo sotto controllo si è spesso costretti a fare dei sacrifici alimentari e, inoltre, ad assumere un farmaco specifico, le statine, che tuttavia hanno come tutte le medicine degli effetti collaterali che, in alcuni casi e per il passato, si sono rivelati essere anche gravi, addirittura letali. Oggi sembra che il problema sia stato risolto, problema che era legato ad una elevata presenza di principio attivo in alcune confezioni, tanto è vero che di casi del genere non si è più avuto notizia. L’alimentazione è e resta la strada migliore per la gestione del colesterolo, anche se questa deve andare a braccetto con un po’ di attività fisica di tipo aerobico o cardiovascolare, quindi corsa, jogging, camminata veloce, cyclette, da praticare tutti i giorni per almeno 35/40 minuti. Del resto è ormai dimostrato che il segreto di lunga vita non è altro che alimentazione e attività fisica, tutto il resto passa in second’ordine.
Ovviamente, conta anche lo stile di vita, quindi niente fumo e eccessi di alcun genere, ma questo il buon senso dovrebbe suggerirlo già a tutti. Tornando all’alimentazione, vi sono alcuni alimenti che più di altri aiutano a tenere il colesterolo sotto controllo, e guarda caso potrebbe dire qualche vegetariano, si tratta di tutti alimenti di origine vegetale, Oltre tutto si tratta di cibi comuni, di facilissima reperibilità e quindi anche di costo più che contenuto, cosa che sicuramente di questi tempi non guasta affatto. Ma vediamo di quali alimenti si tratta. Le fragole innanzi tutto, il buon frutto rosso ormai disponibile nelle dimensioni più diverse (le piccole fragoline di bosco sono in assoluto le più deliziose), che grazie al loro alto contenuto di antocianine, i pigmenti che conferiscono il caratteristico colore rosso, riescono a ridurre i livelli di colesterolo e dei trigliceridi. Lo conferma un recente studio dell’Università Politecnica di Ancona.
I pomodori, anch’essi rossi, anche se questa volta la sostanza ad avere effetto sul colesterolo è il licopene, un carotenoide antiossidante che diventa particolarmente efficace quando i pomodori sono mangiati cotti e, soprattutto, con una certa regolarità. Secondo recenti studi, assumendo almeno 25 milligrammi di licopene al giorno è possibile ridurre i livelli di colesterolo del 10%.
I pistacchi, che un tempo erano considerati nemici della salute, sono invece stati rivalutati. Recenti ricerche hanno dimostrato che assumendo regolarmente dosi contenute di pistacchi tutti i giorni si riesce a tenere il colesterolo sotto controllo, a regolare la pressione e quindi anche a prevenire infarto e ictus. Del resto i pistacchi possono essere utilizzati anche, sminuzzati col coltello su di un tagliere, per profumare un gran numero di pietanze, partendo dalle insalate per finire anche alla pasta.
I legumi, un’altra grande risorsa della natura, che oltre a fornire un buon quantitativo di proteine perfettamente alternative a quelle della carne, aiutano a mantenere il colesterolo sotto controllo. Assumere 130 grammi di legumi al giorno, a scelta tra fagioli, piselli, ceci e lenticchie, aiuterebbe a ridurre i livelli di colesterolo del 5%, questo secondo uno studio pubblicato recentemente in Canada. Si potrebbe obiettare che il 5% è una percentuale del tutto trascurabile, anche se poi in effetti non è così, ma se poi aggiunta a quello che è possibile ridurre con altri alimenti, diventa decisamente significativa.
Le noci, come del resto anche l’altra frutta secca di cui fanno parte anche i pistacchi citati in precedenza, secondo l’Harvard Medical School, se consumate nella quantità di 50 grammi al giorno, riuscirebbero a ridurre il colesterolo del 5%.
Le mele, altro dono della natura, ben note sin dall’antichità per le tante ottime proprietà, come del resto lascia intuire il detto “una mela al giorno leva il medico di torno”, sono un vero toccasana per la salute. Grazie all’alto contenuto di pectina, una sostanza che agisce come le statine citate all’inizio, solo senza effetti collaterali, sono in grado di ridurre il rischio di morte per infarto in maniera del tutto significativa, come del resto accade per gli agrumi, l’uva e le già precedentemente citate fragole.
Si potrebbe ancora continuare aggiungendo all’elenco l’anguria, l’avena, l’orzo, le melanzane e altro ancora, come tutti gli altri frutti di bosco, l’importante è in tutti i casi adottare un regime alimentare naturale, equilibrato, cercando di limitare al massimo gli alimenti di origine animale e dando la preferenza a quelli di origine vegetale.
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Ovviamente, conta anche lo stile di vita, quindi niente fumo e eccessi di alcun genere, ma questo il buon senso dovrebbe suggerirlo già a tutti. Tornando all’alimentazione, vi sono alcuni alimenti che più di altri aiutano a tenere il colesterolo sotto controllo, e guarda caso potrebbe dire qualche vegetariano, si tratta di tutti alimenti di origine vegetale, Oltre tutto si tratta di cibi comuni, di facilissima reperibilità e quindi anche di costo più che contenuto, cosa che sicuramente di questi tempi non guasta affatto. Ma vediamo di quali alimenti si tratta. Le fragole innanzi tutto, il buon frutto rosso ormai disponibile nelle dimensioni più diverse (le piccole fragoline di bosco sono in assoluto le più deliziose), che grazie al loro alto contenuto di antocianine, i pigmenti che conferiscono il caratteristico colore rosso, riescono a ridurre i livelli di colesterolo e dei trigliceridi. Lo conferma un recente studio dell’Università Politecnica di Ancona.
I pomodori, anch’essi rossi, anche se questa volta la sostanza ad avere effetto sul colesterolo è il licopene, un carotenoide antiossidante che diventa particolarmente efficace quando i pomodori sono mangiati cotti e, soprattutto, con una certa regolarità. Secondo recenti studi, assumendo almeno 25 milligrammi di licopene al giorno è possibile ridurre i livelli di colesterolo del 10%.
I pistacchi, che un tempo erano considerati nemici della salute, sono invece stati rivalutati. Recenti ricerche hanno dimostrato che assumendo regolarmente dosi contenute di pistacchi tutti i giorni si riesce a tenere il colesterolo sotto controllo, a regolare la pressione e quindi anche a prevenire infarto e ictus. Del resto i pistacchi possono essere utilizzati anche, sminuzzati col coltello su di un tagliere, per profumare un gran numero di pietanze, partendo dalle insalate per finire anche alla pasta.
I legumi, un’altra grande risorsa della natura, che oltre a fornire un buon quantitativo di proteine perfettamente alternative a quelle della carne, aiutano a mantenere il colesterolo sotto controllo. Assumere 130 grammi di legumi al giorno, a scelta tra fagioli, piselli, ceci e lenticchie, aiuterebbe a ridurre i livelli di colesterolo del 5%, questo secondo uno studio pubblicato recentemente in Canada. Si potrebbe obiettare che il 5% è una percentuale del tutto trascurabile, anche se poi in effetti non è così, ma se poi aggiunta a quello che è possibile ridurre con altri alimenti, diventa decisamente significativa.
Le noci, come del resto anche l’altra frutta secca di cui fanno parte anche i pistacchi citati in precedenza, secondo l’Harvard Medical School, se consumate nella quantità di 50 grammi al giorno, riuscirebbero a ridurre il colesterolo del 5%.
Le mele, altro dono della natura, ben note sin dall’antichità per le tante ottime proprietà, come del resto lascia intuire il detto “una mela al giorno leva il medico di torno”, sono un vero toccasana per la salute. Grazie all’alto contenuto di pectina, una sostanza che agisce come le statine citate all’inizio, solo senza effetti collaterali, sono in grado di ridurre il rischio di morte per infarto in maniera del tutto significativa, come del resto accade per gli agrumi, l’uva e le già precedentemente citate fragole.
Si potrebbe ancora continuare aggiungendo all’elenco l’anguria, l’avena, l’orzo, le melanzane e altro ancora, come tutti gli altri frutti di bosco, l’importante è in tutti i casi adottare un regime alimentare naturale, equilibrato, cercando di limitare al massimo gli alimenti di origine animale e dando la preferenza a quelli di origine vegetale.
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